Assistere all'accoppiamento tra cani può essere particolarmente curioso: dopo una prima fase di "corteggiamento" fatta di annusate di sedere e tentativi spesso infruttuosi da parte del maschio, nel momento in cui la cagna sarà ormonalmente pronta sarà lei ad accettare la corte. Lo farà urinando frequentemente, stendendosi a terra a pancia all'aria ed infine offrendo la zona perineale in bella mostra e scostando la coda per facilitare la copula. Ma l'aspetto che può sembrare più particolare è il fatto che dopo i due partner restano "legati" alla fine dell'accoppiamento.
Ciò accade perché durante il rapporto e dopo l'eiaculazione il turgore dei corpi cavernosi presenti nel pene sarà tale da creare un vero e proprio ingrossamento di una porzione dell'organo maschile, detto comunemente "nodo", che non permetterà al pene di scivolare fuori dalla vagina della cagna fino a quando non si sarà affievolito questo gonfiore. Dunque evitate di "staccarli" prima del necessario tempo fisiologico, perché entrambi potrebbero subire lesioni importanti agli organi genitali.
Il nodo copulatorio nei cani
Iniziamo con un po' di anatomia dell'organo genitale maschile: il pene è ricoperto, quando non eretto, interamente da una membrana detta prepuzio. Nel pene del cane possiamo poi distinguere: la radice, detta crus penis, un corpo costituito da 2 porzioni di tessuto spongioso che contribuirà all'erezione, entro cui scorre l'uretra; il glande, costituito in parte dal bulbo, che sarà poi responsabile di formare il nodo durante l'accoppiamento e la pars longa del glande. Con l'erezione c'è un maggiore afflusso di sangue nel corpo cavernoso situato alla base del pene e nel tessuto spongioso di cui è costituito in parte il bulbo e che provocherà un ingrossamento di quest'ultimo.
Il bulbo comincia a ingrossarsi appena iniziata la penetrazione ed è proprio questa porzione del pene, che idealmente è localizzata a metà dell'asta del pene e davanti ai testicoli, che sarà responsabile di creare il blocco coitale o nodo copulatorio nel cane. Un ulteriore "accessorio" che caratterizza il cane, ma di cui ne sono dotati anche molti altri animali, è l'os penis, un vero e proprio osso situato nel pene che aiuta la penetrazione nelle prime fasi dell'accoppiamento, quando l'erezione ancora non è completa.
Durante la monta, il cane con delle spinte pelviche inserirà il pene in vagina: a questo punto avviene una prima eiaculazione di liquido spermatico ed il bulbo si ingrandisce fino a creare il nodo copulatorio. Dopo aver formato il nodo, il maschio smonta dalla cagna girando a 180°, ma lasciando sempre il pene "bloccato" nella vagina. Ed è in questa fase che il cane eiaculerà l'ultima frazione di liquido seminale ricca di liquido prostatico, la cui funzione è quella di garantire motilità e vitalità agli spermatozoi che sono invece stati rilasciati durante le prime fasi della penetrazione e della copula. Questa è una particolarità abbastanza unica che ha il cane. Il nodo copulatorio si scioglierà da solo, non appena ci sarà meno turgore nei tessuti, permettendo così ai cani di staccarsi.
Quanto dura il nodo copulatorio nei cani?
Il nodo copulatorio può durare dai 10 minuti a quasi 1 ora, la durata è dettata da valori fisiologici individuali del cane: poiché l'erezione è "comandata" da stimolazioni neurologiche e da un maggior afflusso di sangue nella zona, è implicito che se il cane ha problemi il nodo potrebbe durare meno.
Possono esserci infatti patologie di tipo neurologico, osteoarticolari o spinali che, provocando dolore durante la copula, possono accorciarne i tempi se non addirittura impedirla. Stessa cosa se i cani si trovano in un ambiente non tranquillo o in presenza di più femmine fertili, o se hanno 2-3 accoppiamenti nell'arco della stessa giornata. Anche questi fattori ambientali potrebbero far diminuire la durata del nodo.
Si possono staccare due cani che si accoppiano?
La risposta è no, a meno che non riusciate a intervenire prima che il cane maschio abbia penetrato la femmina. Se la penetrazione è invece già avvenuta è altamente sconsigliato intromettersi o fare qualunque manovra, perché è fisiologicamente impossibile riuscire ad allontanarli senza arrecare danni anche gravi sia alla vagina della femmina che al pene del maschio.
Niente secchiate di acqua fredda, urla minacciose, ecc: non avranno nessun risultato, occorre aspettare che la fisiologia faccia il suo corso e se l'accoppiamento era indesiderato rivolgersi subito al veterinario.