Che si tratti di un Alano, di un Chihuahua o di un meticcio, ci sono alcuni comportamenti che appartengono ai cani intrinsecamente e sono comuni a tutti. Grattare la cuccia è uno di questi: osservare il cane accanirsi sul giaciglio come a volervi fare un buco è frequente, e per quanto spesso divertente ha significati reconditi molto importanti.
Come spiega Luca Spennacchio, istruttore cinofilo membro del Comitato tecnico scientifico di Kodami, grattare la cuccia è un comportamento ancestrale, legato al desiderio del cane di crearsi una sorta di nido, un giaciglio più confortevole. Ovviamente in origine veniva messo in pratica sulla terra, un raschiamento con le zampe anteriori finalizzato a creare un mucchio di terriccio più soffice in cui accomodarsi o a realizzare una tana per sfuggire al caldo o al freddo intenso.
Il rito che precede il riposo
Nel corso del tempo, e con la vicinanza all’uomo, il cane ha mantenuto questo comportamento ancestrale applicandolo però a quello che è diventato in molti casi il suo habitat: l’ambiente domestico. Capita così che il cane scavi nella cuccia, oppure tra i cuscini del divano o sul letto, ammucchiando le lenzuola e le coperte con le zampe.
«È un comportamento che dà molta soddisfazione – spiega Spennacchio – ed è anche una sorta di preparazione al riposo, un po’ come un rituale. Alcuni lo fanno più spesso, altri più raramente, ma è comunque un rito che anticipa il riposo più profondo, la vera e propria “dormita”, e non il semplice riposino».
Le predisposizioni genetiche
Analizzando la frequenza con cui si osserva il cane grattare la cuccia, è interessante sottolineare come vi siano delle razze con determinate predisposizioni genetiche, come per esempio i Terrier o i Bassotti, cani da tana e dunque più avvezzi alla terra e allo scavo. Questo non esclude, però, che lo facciano anche gli altri cani.
Una manifestazione di malessere
Essendo un comportamento così radicato non è dunque necessario intervenire, a meno che non si tramuti in ossessione e il cane tenda a scavare in modo sistematico. In questi casi è possibile che grattare la cuccia derivi da fattori di ansia e stress, o da problemi di salute, come una gravidanza isterica o una torsione dello stomaco, per cui sarebbe opportuno individuare le cause.