Quando il cane ci porta un gioco, si apre una cornice relazionale: sta a noi decidere se accondiscendere alla proposta e scoprire così le intenzioni che ha o ignorare, dando il chiaro messaggio che non è il momento giusto.
I cani possono portarci i giochi per svariati motivi: richiesta di interazione, gioco ludico, competizione, gestione dell’emotività.
Per ogni situazione e contesto può esserci un motivo diverso: un esempio può essere quando siamo sul divano o quando torniamo a casa oppure, ancora, quando riceviamo degli ospiti e il nostro cane comincia a portare i giochi alle persone arrivate.
Andiamo ad analizzare insieme alcune ipotesi che si possono configurare.
Ricerca di interazione
Se il vostro cane vi porta un gioco è sicuramente intenzionato a voler un’interazione con voi che può rappresentare l’apertura di un momento ludico, il mettere in atto una motivazione intrinseca oppure semplicemente un tentativo di portare a sé la vostra attenzione. Il momento della proposta, dunque, rappresenta l’inizio di una attività che vuole fare insieme a voi le cui intenzioni, appunto, sono da indagare rispetto al motivo per cui lo sta facendo. Questo è il senso dell’inquadrare quel momento all’interno, appunto, di una “cornice” il cui quadro è la vostra relazione.
Giocare
Se il vostro cane arriva da voi con un gioco in bocca, la prima cosa che viene da pensare è che voglia giocare! Il modo ve lo farà capire lui, in base alle sue motivazioni predominanti, ma potete condirlo anche con la vostra fantasia.
Se arriva con una pallina in bocca, probabilmente vorrà sfoggiare la sua motivazione predatoria, espressa con la pulsione di rincorrere la palla in movimento o quella sillegica, data invece dal riportare la pallina lanciata. Se invece arriva con una corda, vorrà probabilmente mettere in atto la sua motivazione competitiva e giocando al “tira e molla” competerà con voi su chi tira di più. Se vi ha portato invece, e sempre per fare esempi pratici, un oggetto che utilizzate quando giocate con lui per stimolare la sua motivazione di ricerca andando a nasconderglielo, probabilmente vi sta chiedendo di iniziare una sessione con voi visto che gli piace tanto farlo, stimolando anche la motivazione collaborativa.
Possessività e competizione
Prendiamo ad esempio la situazione in cui siete a casa con il vostro cane e ricevete degli ospiti. Una volta accolti, Fido va a prendere i giochi e comincia a proporli agli invitati incessantemente. In questo caso è molto probabile che non sia un invito a giocare, ma che il vostro cane stia strumentalizzando il gioco per testare chi ha davanti.
Se il vostro compagno a quattro zampe ha le motivazioni possessiva e competitiva marcate allora questo è il caso in cui sta utilizzando la possessività che ha sul gioco per innescare una competizione sul malcapitato ospite.
Tutto questo lo fa perché non saprebbe in che altro modo interagire con gli sconosciuti, avendo probabilmente anche una base di diffidenza e in questo modo gestendo la prossimità con persone appunto non della sua cerchia familiare che sono all’interno della sua “tana”.
Se uno degli ingenui visitatori, convinto che il cane voglia giocare, prova a prendere il gioco da terra per fare un lancio cadrà così nel “tranello” di Fido che a quel punto si fionderà sul gioco, riprendendoselo ancora prima che la persona riesca a raggiungerlo e mettendo così in atto la sua motivazione possessiva. Oppure lo afferrerà con la bocca senza attendere che il “contendente” lo porti in posizione di lancio e comincerà a tirare e strattonare verso di sé, innescando una competizione a chi mollerà per primo.
Sconsigliamo in ogni caso di giocare al “tira e molla” con un cane che non si conosce bene e con cui prima non si è instaurato un rapporto di conoscenza reciproca e fiducia.
Gestione dell’emotività
Nelle situazioni emozionali o stressogene, in cui magari il suo arousal ha un picco verso l’alto, tenere un oggetto in bocca portandoselo in giro e magari masticandolo un po’ nel frattempo, potrebbe aiutare il vostro cane a contenere l’emozione, abbassare il livello di eccitazione e gestire il momento di stress.
Questo comportamento potrebbe essere confuso con una volontà di giocare e spingervi a prendere l’oggetto mentre invece è fondamentale lasciare che lo tenga in bocca visto che lo sta utilizzando intelligentemente per uno scopo personale e non di condivisione.
Un esempio calzante è il cane che vi accoglie con un gioco tra i denti al vostro rientro in casa: è un'espressione di gioia e di accoglienza, non un invito al gioco. L’emozione di gioia è infatti talmente incontenibile che il cane sente il bisogno di avere qualcosa in bocca per riuscire a controllare la sua emotività e questo diventerà col tempo il suo rituale di benvenuto.
Ti sta portando un regalo
Come abbiamo visto finora l’idea che il cane “porti un regalo” all’umano è in realtà una lettura antropocentrica del comportamento, una nostra interpretazione di intenzioni che, come abbiamo visto, sono in realtà dirette a realizzare motivazioni diverse in linea con i desideri e bisogni etologici della specie. Su Kodami abbiamo affrontato questo tema, spiegando anche che «un elemento molto importante nell'analisi di questo comportamento è dettato dalle emozioni», aspetto del complesso mondo canino a cui dobbiamo sempre dare il giusto peso e rispetto.