I canguri possiedono un aspetto atletico e possente e per questo sono diventati una sorta di icona online, protagonisti di meme e immagini che esaltano la loro muscolatura impressionante. La struttura fisica "pompata" dei canguri non è però frutto del duro allenamento in palestra, ma il risultato di milioni di anni di evoluzione che hanno permesso loro di sviluppare caratteristiche anatomiche straordinarie. Questi marsupiali hanno infatti gambe poderose e braccia e pettorali ben definiti, caratteristiche che li rendono formidabili saltatori, ma anche capaci di affrontare ambienti duri ed estremamente competitivi.
Anatomia del canguro
La particolare anatomia dei canguri e il loro essere quasi completamente bipedi come noi, ha portato a inevitabili paragoni tra la nostra e la loro struttura muscolare. Ma come mai questi marsupiali possiedono caratteristiche così peculiari e un aspetto così massiccio?
Struttura muscolare
La muscolatura dei canguri è uno dei loro tratti distintivi più evidenti. In particolare, i muscoli delle zampe posteriori sono straordinariamente sviluppati, consentendo loro di effettuare salti di diversi metri in altezza e lunghezza. I muscoli del quadricipite e del gastrocnemio (il muscolo del polpaccio) sono tra i più potenti, capaci di immagazzinare e rilasciare energia elastica con grande efficienza, il che consente ai canguri di risparmiare energia durante i loro spostamenti.
Anche la parte superiore del corpo, soprattutto nei maschi adulti, è spesso caratterizzata da muscoli pettorali e "braccia" ben sviluppati, usati soprattutto durante le lotte per il territorio o per l'accoppiamento.
Differenze tra i vari tipi di canguro
Non tutti i canguri, però, sono uguali. Esistono diverse specie con differenze fisiche anche significative. Il canguro rosso, per esempio, che è il più grande marsupiale al mondo, può raggiungere i 90 kg di peso, e ha una muscolatura più impressionante rispetto ad altre specie. Al contrario, il canguro grigio orientale e quello occidentale sono di dimensioni più contenute e con una muscolatura meno pronunciata. Così come i wallaby, parenti più piccoli dei canguri, che possiedono una struttura muscolare molto più compatta, ma altrettanto funzionale al loro stile di vita.
Come sono fatti i tendini e i legamenti
Oltre ai muscoli, un elemento chiave che permette ai canguri di compiere salti così efficienti è la particolare struttura dei loro tendini e legamenti. I tendini delle zampe posteriori funzionano come vere e proprie molle, immagazzinando energia cinetica durante l'atterraggio e rilasciandola al successivo balzo. Questo meccanismo consente di coprire distanze lunghe diversi metri con un dispendio di energia minimo. I legamenti, robusti e flessibili, garantiscono la stabilità durante i salti e proteggono le articolazioni da eventuali traumi.
Quali sono i fattori che contribuiscono alla muscolatura
La muscolatura dei canguri è il risultato di una combinazione di diversi fattori sia evolutivi che ambientali. La loro dieta, ricca di fibre e proteine vegetali, fornisce i nutrienti necessari per mantenere la massa muscolare. Inoltre, l'habitat in cui vivono, caratterizzato da ampi spazi aperti, li obbliga a spostarsi continuamente, un'attività che necessita e al tempo stesso potenzia, una muscolatura ben sviluppata.
Nei maschi, inoltre, gli alti livelli di testosterone contribuiscono ulteriormente allo sviluppo di muscoli ben visibili, un tratto che li rende più attraenti per le femmine durante la stagione riproduttiva. Inoltre, nei canguri rossi (Osphranter rufus) i maschi tendo anche ad avere una pelliccia più corta sia rispetto alle femmine che alle altre specie, caratteristica che contribuisce ulteriormente a esaltare la loro muscolatura.
L'evoluzione del canguro
L'evoluzione dei canguri ha portato questi marsupiali a sviluppare caratteristiche fisiche davvero uniche nel regno animale. Si ritiene che i loro antenati fossero piccoli e meno muscolosi, ma con il passare del tempo, l'adattamento a un ambiente che richiedeva velocità, resistenza e capacità di coprire grandi distanze ha favorito lo sviluppo di una struttura e una muscolatura così prominente.
I canguri hanno quindi evoluto un sistema di locomozione basato prevalentemente sul salto, un modo estremamente efficiente di muoversi in grandi spazi aperti come le pianure e le zone aride australiane. Gli antenati di tutti i marsupiali si sono separati dagli altri mammiferi circa 160 milioni di anni fa. Tuttavia, il primo fossile di macropodide (la famiglia a cui appartengono i canguri) risale a circa 11-28 milioni di anni fa.
Da quel momento, questi marsupiali si sono specializzati sempre più puntando tutto su questo particolare sistema di locomozione in ambienti aperti e poveri di risorse, che ha portato poi alla comparsa di tantissime specie differenti. La straordinaria muscolatura dei canguri non è quindi solo una questione estetica, ma il frutto di un complesso insieme di adattamenti evolutivi e comportamentali che li ha resi i formidabili saltatori che conosciamo oggi.