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11 Settembre 2023
9:00

Perché gli ippopotami passano tanto tempo in acqua?

Gli ippopotami trascorrono tanto tempo in acqua per vari motivi, tra cui rinfrescarsi ed evitare il sole. Non sono però provetti nuotatori, preferiscono stare in acque poco profonde e sono animali acquatici solo di giorno.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Gli ippopotami trascorrono la maggior parte del loro tempo in acqua per vari motivi, tra cui rinfrescarsi e evitare il sole. Nonostante ciò, non sono provetti nuotatori, pertanto preferiscono acque poco profonde (circa 1,5-2 m) e, quando vadano, puntano soprattutto sulla galleggiabilità. La ricerca sulle loro caratteristiche ecologiche e comportamentali è relativamente scarsa, ma sappiamo, ad esempio, che gli ippopotami sono animali acquatici diurni e terrestri notturni.

L‘ippopotamo comune (Hippopotamus amphibius) e l'ippopotamo pigmeo (Choeropsis liberiensis) sono gli unici membri viventi della famiglia Hippopotamidae. L'ippopotamo comune è il terzo più grande megaerbivoro dell'Africa, dietro agli elefanti (Loxodonta africana) e ai rinoceronti bianchi (Ceratotherium simum), ed è considerato più acquatico rispetto all’ippopotamo pigmeo.

Gli ippopotami sono animali altamente sociali che si riuniscono in gruppi, di solito composti da individui di età e sessi misti a seconda della località e della stagione. Le dimensioni delle aggregazioni possono variare da pochi individui fino a un numero compreso tra 100 e 150 individui. Negli ecosistemi fluviali, tendono a formano gruppi più numerosi intorno alle anse dei fiumi e in corrispondenza dei banchi di sabbia, dove l'acqua è più bassa.

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Image by byrdyak on Freepik

Perché gli ippopotami stanno sempre in acqua?

Durante il giorno, gli ippopotami cercano rifugio in corsi e specchi d’acqua come fiumi, laghi, e paludi, ove trascorrono il loro tempo impegnati a riposare o a vadare. Hanno bisogno dell'acqua per diverse ragioni. Innanzitutto, come per la maggior parte dei grandi mammiferi che vivono in ambienti tropicali caldi, per bere e mantenere così il giusto equilibrio di sostanze e sali all'interno del corpo. Ne hanno bisogno anche per ripararsi dalle alte temperature ambientali, quindi per la termoregolazione.

A causa dell’elevato rapporto tra volume e superficie del corpo, questi animali hanno sviluppato uno strato epidermico relativamente sottile e un derma spesso, contenente molti vasi sanguigni, che favoriscono un'efficace termoregolazione e il mantenimento di una temperatura corporea centrale di circa 36°C negli habitat acquatici.

Fuori dall’acqua, invece, queste stesse caratteristiche fisiologiche portano a una significativa perdita d'acqua attraverso la pelle; gli animali diventano allora meno attivi e in casi estremi possono morire per disidratazione. L'immersione in acqua viene utilizzata anche per ridurre gli effetti dell'esposizione ai raggi solari diretti, per partorire e per accudire la prole. Le femmine con piccoli appena nati rimangono in acqua per diversi giorni, al fine di proteggerli da possibili attacchi da parte dei predatori.

Quanto tempo può stare sott’acqua un ippopotamo?

Come abbiamo visto, gli ippopotami rimangono in acqua per la maggior parte della giornata. Ogni notte escono e pascolano sulla terra ferma per 5-6 ore. In pratica stanno fuori dall’acqua nelle ore più fresche, giusto per alimentarsi. Sembrano essere ottimi subacquei. Tuttavia, per via della forma poco aerodinamica del corpo e dei piedi, non proprio utili come pinne, sottacqua preferiscono camminare che nuotare. Il comportamento di immersione dell'ippopotamo non è stato ben studiato, ma secondo alcune osservazioni quando è sott’acqua trattiene regolarmente il respiro, spesso per oltre un minuto.

È solito compiere immersioni subacquee superficiali, al pari di svariate specie di pinnipedi e cetacei, ma anche della maggior parte delle specie semiacquatiche, tra cui la lontra, il castoro e noi esseri umani. Ciò significa che gli ippopotami rimangono nei primi 50 metri di profondità, spingendosi al massimo sino a circa 100 metri. Trascorrono sott'acqua, ossia con occhi, orecchie e la maggior parte o tutto il loro corpo immersi, fino al 77% del tempo in cui sono a bagno.

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Come fa l’ippopotamo a respirare sott’acqua?

Gli ippopotami non respirano sott’acqua. Emergono infatti frequentemente, almeno ogni 60-90 secondi, per prendere aria. Compiono da uno a tre respiri più piccoli, di solito tenendo leggermente aperte le narici, seguiti da un'inspirazione profonda, prima di chiudere nuovamente le narici per re-immergersi. Quando sono completamente immersi, entrambe le specie di ippopotami possono chiudere le narici e piegare indietro le orecchie per evitare che entri l’acqua.

Va detto, comunque, che la posizione dorsale degli occhi, delle narici e delle orecchie consente loro di rimanere con la bocca chiusa sott'acqua, nella "posizione anfibia", nella quale possono monitorare l'ambiente circostante sopra e sotto la superficie dell'acqua. Grazie al posizionamento dorsale delle narici, in particolare, riescono anche a respirare senza cambiare posizione.

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Bibliografia

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Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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