La scorsa settimana è stato pubblicato il report prodotto dalla organizzazione non profit Animals' Angels sul trasporto degli animali d’allevamento. Il report, intitolato "100 Reasons to Revise Council Regulation EC 1/2005 on the Protection of Animals during Transport" ("100 motivi per rivedere il Regolamento del Consiglio Europeo 1/2005 relativo alla protezione degli animali durante il trasporto") mette in luce le debolezze del Regolamento europeo ed elabora oltre 100 richieste specifiche per la sua imminente revisione.
Animals' Angels è una ONG che ha sede negli Stati Uniti, il cui obiettivo è migliorare le condizioni di vita degli animali d’allevamento durante tutta la loro vita, dall’allevamento stesso fino al macello, passando quindi dal trasporto.
Perché è importante occuparsi del trasporto animale?
Il trasporto degli animali d’allevamento è una fase ipersensibile della loro vita produttiva. Questo può avvenire in distinti momenti e, spesso, un animale può essere trasportato più di una volta durante la sua vita.
Facciamo un esempio. Un vitello maschio figlio di una vacca da latte viene trasportato per la prima volta nella sua vita per essere trasferito dall’allevamento per la produzione di latte, dove è nato, verso l’allevamento per la produzione di carne, dove verrà cresciuto. Il secondo trasporto della sua vita avverrà quando la sua “carriera produttiva” sarà giunta al termine, partendo dall’allevamento verso il macello.
Sono molto frequenti anche i trasporti internazionali sia all’interno dell’Europa, come ad esempio vitelli francesi che entrano in Italia per essere qui allevati, o dall’Europa verso Paesi Terzi, fin anche oltre oceano su grandi navi.
Tutte le specie animali vengono trasportate: bovini, suini, ovi-caprini, volatili come galline ovaiole e broiler per la produzione di pollo, cavalli, conigli, tacchini, e la lista è molto lunga. Questo fenomeno riguarda migliaia di animali tutti i giorni, ogni giorno.
In termini di benessere animale, il trasporto è una delle fasi più critiche all’interno della vita di un animale d’allevamento. Numerosissimi fattori sono stati identificati come rischi reali per la salute psico-fisica degli animali.
Insomma, la qualità di vita di un animale da produzione, concetto già molto dibattibile di per sé, è minata anche dal trasporto.
Il regolamento 1/2005
In Europa esiste un Regolamento sulla protezione degli animali durante il trasporto, il Reg. 1/2005.
Il regolamento dispone sulle condizioni generali per il trasporto di animali e su alcune specifiche tecniche come l’idoneità al trasporto degli animali, le pratiche di trasporto come il carico e lo scarico degli animali, gli intervalli per l’alimentazione e l’abbeveraggio degli animali, la disponibilità di spazio, eccetera. Tutte queste specifiche sono identificate ad hoc per ogni specie animale.
Il Regolamento dispone inoltre su tutta la parte documentale, sui requisisti del trasportatore e dei mezzi di trasporto, oltre che sui controlli e le ispezioni a carico delle autorità competenti, ovvero i veterinari.
Ma quanto disposto dal Regolamento è abbastanza per raggiungere lo scopo prefissato, ovvero la protezione degli animali? Per la ONG Animals' Angels, la risposta è negativa.
Il report: 100 Reasons, 100 Demands
Con il suo report, diviso in 22 capitoli, Animals’ Angels mette in evidenza numerose parti del Reg. 1/2005 concernenti argomenti come la durata del trasporto, la densità di carico, l'idoneità al trasporto, i limiti di temperatura, i controlli ufficiali, il sistema sanzionatorio e molti altri.
Secondo Animals’ Angels il Regolamento non riduce significativamente la sofferenza degli animali durante il trasporto.
Il documento è redatto sulla base dell’esperienza ventennale della ONG sulle ispezioni durante trasporto di animali, sulla base di numerosi studi scientifici di rilevanza internazionale e sulle prove raccolte in campo da veterinari, organi di polizia, trasportatori e conducenti e proprietari di animali.
In sostanza, Animals' Angels chiede una dettagliata revisione del Regolamento CE 1/2005 e lo fa attraverso 102 ragioni e 102 richieste per il miglioramento della normativa europea.
La finalità è che il nuovo regolamento possa garantire una maggiore protezione degli animali trasportati alla luce del riconoscimento degli stessi come esseri senzienti affinché esso, come dichiara la presidentessa dell'associazione, Julia Havenstein, “possa riflettere un modo moralmente accettabile di trattare gli animali che rispetti la loro vita e la loro sofferenza di esseri senzienti. La vita e il benessere degli animali devono sempre avere la precedenza su qualsiasi interesse economico".