Nelle acque di mare aperto, illuminate dal sole, non ci sono molti posti dove nascondersi o trovare un rifugio sicuro. I predatori potrebbero quindi scorgere gli altri pesci e attaccarli da un momento all'altro, senza lasciare loro nessuna possibilità di scappare. Ma l'evoluzione protegge sia le prede che i predatori e ha quindi pensato proprio a tutto, facendo sviluppare delle strategie di difesa che permettono alle prede di nascondersi anche in questi ambienti difficili. Una di queste strategia è il camouflage, ossia cercare di rendersi invisibili e non rintracciabili dai temuti predatori. Alcuni pesci possiedono a tale scopo una colorazione argentea e sono dotati di scaglie che riflettono la luce solare verso il basso, rendendoli praticamente invisibili. Allo stesso modo, alcuni animali marini, soprattutto pesci abissali, utilizzano la bioluminescenza ventrale producendo così una controilluminazione, che li fa scomparire agli occhi dei predatori. Molti pesci hanno però optato per un'altra strategia: essere completamente trasparenti.
Vantaggi e svantaggi della trasparenza
Essere totalmente trasparenti è un'ottima soluzione per rendersi invisibili dai predatori, ma presenta anche dei limiti. Se un animale deve vedere infatti, il suo occhio deve contenere dei pigmenti capaci di assorbire la luce. Questi pigmenti formano delle macchie, compatte e scure, e sono spesso l'unico piccolo dettaglio che fa scoprire il loro camuffamento. Inoltre, anche la pelle trasparente può riflettere e disperdere la luce, rendendo così la loro sagoma identificabile in alcuni ambienti, come quelli abissali, dove la luce è totalmente assente ma, quando arriva un predatore con un'esca luminosa, ecco che il piccolo pesciolino trasparente non ha più scampo. Per risolvere questo problema, alcuni crostacei hanno ad esempio evoluto dei rivestimenti antiriflesso per mantenere la loro invisibilità in qualsiasi condizione, secondo uno studio pubblicato su Current Biology.
Quali pesci sono trasparenti?
I pesci dalla colorazione trasparente sono davvero affascinanti alla vista e, a volte, alcune specie presentano questa peculiarità solo allo stadio giovanile o larvale, perdendola quando poi diventano adulti. Altre volte invece è una caratteristica dei pesci abissali, di ambienti profondi, per evitare di essere visti dai predatori. Ecco alcune specie:
Acanthurinae
Le Acanthurinae sono una sottofamiglia di pesci di cui fanno parte ben 55 specie diverse, tra cui i cosiddetti pesci chirurgo. Gli avvannotti, così chiamati i giovani dei pesci, di questo gruppo sono generalmente trasparenti e assumono poi una diversa colorazione quando diventano della dimensione di circa dieci centimetri. Allo stadio giovanile presentano inoltre ben 13 spine velenose sulla spina dorsale.
Macropinna microstoma
È un pesce abissale che vive nelle acque profonde dell'Oceano Pacifico a circa 1000 metri di profondità. È un pesce davvero unico nel suo genere: presenta infatti una testa trasparente, che sembra fatta di vetro, a forma di cupola che si pensa abbia lo scopo di proteggere i suoi occhi dalle cellule urticanti dei sinofofori, degli cnidari da cui si crede rubi il cibo. Dall'esterno del cranio è possibile vedere gli occhi, strutture verdi a forma tubolare, che hanno la capacità di muoversi in tutte le direzioni per individuare le prede.
Pesce ghiaccio (Neosalanx tangkahkeii)
Il pesce ghiaccio è una specie che vive nelle acque dolci e salmastre della Cina. Presenta un corpo di color bianco e la testa trasparente ed è ampiamente pescato, sia per essere consumato in Cina, che per essere esportato in Europa. È classificato dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) come a minor preoccupazione, nonostante in alcune regioni sia diminuito a causa dell'inquinamento, della perdita di habitat e della pesca eccessiva.
Pesce fantasma (Kryptopterus bicirrhis)
Il pesce fantasma è una specie asiatica di acqua dolce che presenta una colorazione trasparente che permette di osservare la sua spina dorsale, i raggi delle pinne e addirittura il sistema vascolare e le interiora. Presenta inoltre due barbigli, organi sensoriali simili a baffi, che gli servono per individuare il cibo, lunghi praticamente quanto tutto il corpo.
Il rossetto (Aphia minuta)
È una specie endemica dell'Oceano Atlantico nord -orientale, ma si trova anche nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. Vive generalmente a una profondità che va dai 5 agli 80 metri, anche se può arrivare fino ai 97 metri, ed è ampiamente pescata per il suo alto valore commerciale. È infatti un alimento molto richiesto soprattutto nella la cucina spagnola, ma anche in quella italiana.
Cyanogaster noctivaga
È una specie endemica del Rio Negro del Brasile dal caratteristico aspetto e dalle abitudini prevalentemente notturne. È infatti un pesce quasi totalmente trasparente, i cui unici colori sono il ventre blu e le branchie rossastre.
Lectocefali
Il lectocefalo è lo stadio larvale delle anguille marine e altre specie appartenenti al superordine elopomorpha. Queste larve sono caratterizzate dall'avere un corpo compresso lateralmente, composto da sostanze gelatinose trasparenti da cui si può vedere un sottile strato muscolare e gli organi ancora di piccolissime dimensioni. Il periodo larvale dura dai circa tre mesi fino a più di un anno.
Channichthyidae
La famiglia Channichthyidae comprende quei pesci che vengono definiti comunemente anche pesci ghiaccio, che vivono nell'Oceano Antartico. Sono gli unici ad essere privi di emoglobina anche da adulti e hanno quindi il sangue incolore. Per compensare la mancanza di emoglobina, i pesci ghiaccio hanno generalmente vasi sanguigni più grandi rispetto agli altri pesci. Gli avannotti di diverse specie di questa famiglia sono totalmente trasparenti, e assumono poi diverse colorazioni da adulti.
Lactoria diaphana
È un pesce che vive nell'Oceano Atlantico appartenente alla famiglia dei cosiddetti pesci scatola, chiamati così per la loro forma geometrica dovuta al carapace solido, triangolare o scatolare. Gli avannotti di questa specie sono trasparenti, prendendo poi con il tempo le più svariate colorazioni.
Salpa maggiore (Salpa maxima)
La salpa in realtà non è un pesce ma fa parte del subphylum dei Tunicati ed è composta da un corpo gelatinoso che, pompando acqua verso l'esterno, riesce a spostarsi nella colonna d'acqua. La salpa maggiore è presente anche nel Mar Mediterraneo ed è un organismo coloniale, ossia capace di formare delle lunghe catene di organismi che si riproducono dando vita a catene di decine fino a centinaia di individui.