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9 Luglio 2022
8:37

Perché alcuni dinosauri avevano le braccia corte

Alcuni dinosauri avevano delle braccia molto corte e il perché è probabilmente legato alla grandezza del cranio. Più questo cresceva in relazione alle prede cacciate e più le braccia diventavano corte.

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Ricostruzione del teschio di Meraxes, Lautaro Rodriguez Blanco et al. 2022

Molti dinosauri non potevano abbracciarsi, stringersi la mano o tenere comodamente le carte durante una partita a briscola per via delle loro piccole braccia e probabilmente il motivo di questi arti anteriori così corti è la progressiva crescita del cranio nel corso dell'evoluzione.

Sebbene quelle precedentemente elencate non fossero le attività preferite dei dinosauri, rimane il dubbio sul perché alcuni dinosauri avevano delle braccia molto corte in confronto al resto del corpo, domanda alla quale un team di ricercatori dell'Università del Minnesota ha risposto pubblicando la propria scoperta sulla rivista Current Biology.

I ricercatori hanno trovato un enorme dinosauro carnivoro che hanno chiamato Meraxes gigas e che fornisce nuovi indizi sull'evoluzione e la biologia di dinosauri come il Carcharodontosaurus e il Tyrannosaurus rex, noti per possedere corti arti anteriori.

L'esemplare è stato scoperto in Patagonia nel 2012 e i ricercatori hanno trascorso gli ultimi anni estraendo, preparando e analizzando i campioni che hanno prelevato. Il dinosauro fa parte della famiglia dei Carcharodontosauridae, un gruppo di teropodi carnivori giganti che include anche Giganotosaurus, uno dei più grandi dinosauri carnivori conosciuti.

Sicuramente al Meraxes non serviva giocare a briscola e stringere la zampa a un altro dinosauro, ma è sicuramente affascinante capire il motivo del perché avesse gli arti anteriori così piccoli nonostante la sua stazza. Meraxes, infatti, era un animale imponente che misurava circa 10 metri dal muso alla punta della coda e pesava 4 tonnellate, circa il peso di 4 auto.

Inoltre, i ricercatori hanno recuperato i resti di questo animale da rocce che hanno dai 90 ai 95 milioni di anni e, ad oggi, è uno fra i più completi scheletri di Carcharodontosauridae mai trovati nell'emisfero australe, con quasi la totalità del cranio dell'animale, i fianchi, le braccia e le gambe riportati alla luce.

Nonostante sembri molto simile al famigerato T. rex i due provengono da rami dell'albero evolutivo molto diversi. Questo collegamento filogenetico, ovvero la connessione che permette di capire in che misura gli animali sono imparentati fra loro e quali sono le loro relazioni, in particolare fra Meraxes, il T. rex e molti altri dinosauri tearapodi, ha permesso di mettere a confronto come, nel corso dell'evoluzione, questi diversi animali hanno sviluppato progressivamente crani sempre più grandi e braccia sempre più piccole.

I possibili usi dei piccoli arti anteriori di questi animali sono stati a lungo oggetto di molte speculazioni e dibattiti, ma, sfortunatamente, per la spiegazione scientifica dell'utilità delle braccia corte, dovremo ancora attendere.

Infatti, i ricercatori affermano che il reale motivo della morfologia degli arti è ancora sconosciuta ma è probabile che si siano sviluppati in relazione alla grandezza delle loro prede. Mentre queste crescevano di dimensione, il cranio diventava sempre più grande per gestirle al meglio e le braccia sempre più piccole, ormai meno efficaci rispetto al poderoso morso.

Le braccia piccole, dunque, hanno acquisito una funzione secondaria e di una cosa possiamo essere certi: di sicuro non potevano essergli utili per fare le flessioni o per giocare a pallavolo.

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