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20 Luglio 2023
9:00

Perché ai cani dà tanto fastidio quando gli si toccano le zampe?

Molti cani non amano essere toccati sulle zampe e alcuni proprio detestano questo contatto. I motivi possono essere molto diversi tra loro e ciò che è più importante è comprendere l'origine di questa sensibilità.

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Le zampe sono una parte molto importante del corpo del cane, perché gli permettono di muoversi, esplorare e comunicare in maniera non verbale con noi e con i suoi simili attraverso le posture del corpo e le disposizioni nello spazio. Molti cani non amano che gli vengano toccate le zampe o, ancora peggio, che vengano costrette dalle mani degli umani e, quindi, impossibilitate al movimento.

A questi atteggiamenti alcuni cani potrebbero reagire con fastidio, paura o addirittura mostrando comportamenti aggressivi e ciò può essere determinato da diverse cause, tra le quali una sensazione di preoccupazione e paura o una particolare sensibilità al contatto in alcune zone del corpo. Alcuni soggetti potrebbero invece reagire negativamente perché la sensazione di costrizione può generare stress, soprattutto se hanno già vissuto situazioni simili durante esperienze negative pregresse.

Vediamo quali sono i principali motivi per cui il cane può mostrarsi infastidito se gli tocchiamo le zampe.

Dolore

Prima di tutto, se il cane non ama sentirsi toccare le zampe è bene chiedersi se provi un dolore localizzato in quelle zone del corpo. I comportamenti aggressivi dei cani, infatti, potrebbero proprio nascondere una sofferenza fisica. Se avete il dubbio che il motivo per cui il cane non sopporta il contatto con le zampe possa essere questo, quindi, prendete in considerazione l'idea di svolgere una visita veterinaria di controllo.

Tra le numerose cause del dolore potrebbe esserci la displasia dell'anca e del gomito o diverse forme di artriti e artrosi (in particolare nei cani più anziani) ma anche ferite, infiammazioni, lussazioni o fratture. Infine, potrebbe anche essere causato da infezioni fungine o batteriche delle ghiandole interdigitali.

Sensibilità

Alcuni cani sviluppano una sorta di sensibilità al contatto in specifiche zone del corpo e le zampe potrebbero essere tra queste. Dobbiamo però considerare che il contatto per i cani ha un valore diverso rispetto a quello che ha per noi umani: soprattutto tra soggetti che non si conoscono, è ridotto al minimo.

La nostra specie, invece, ama dimostrare l'affetto con carezze e abbracci, prestando meno attenzione rispetto ai cani alle posture e alle prossemiche (ovvero la disposizione del soggetto nello spazio). Proprio per questo motivo, spesso tendiamo a toccare il nostro cane senza pensarci troppo, mentre per loro potrebbe risultare fastidioso, soprattutto se ancora non si fidano delle persone che lo stanno facendo.

Stress

Lo stress, esattamente come accade a noi umani, potrebbe portare il cane ad essere meno tollerante alle interazioni con gli altri e, in alcuni casi, anche al contatto. Se in un contesto ordinario e conosciuto il soggetto non ama particolarmente venire toccato sulle zampe, questo aspetto si accentuerà in condizioni di stress o di preoccupazione e sarà quindi ancora più intenzionato ad evitare questo fastidio.

Ciò che bisognerebbe fare in questo caso è prima di tutto interrogarsi per provare a capire quale sia il fattore stressante che condiziona il cane e, in secondo luogo, domandarsi se sia davvero necessario toccargli le zampe, in particolare quando è in difficoltà.

Sensazione di costrizione

Uno dei motivi più importanti per cui il cane può non gradire il venire trattenuto o toccato in maniera maldestra sulle zampe è la sensazione di costrizione che può dare questo comportamento. Soprattutto i cani più diffidenti, infatti, apprezzano la possibilità di sentirsi sempre liberi di muoversi.

Inoltre, il contatto con le zampe prevede un'elevata prossimità con la persona e il cane potrebbe sentirsi in difficoltà anche per questo.

Se si ha il dubbio che il proprio cane non tolleri il contatto sulle zampe per via della sensazione di costrizione, probabilmente bisognerà investire del tempo e molta pazienza per fare in modo che, gradualmente, aumenti la fiducia nei vostri confronti e si senta quindi sempre meno preoccupato di questo gesto.

Riuscire a superare questa difficoltà è importante perché, in caso di necessità, come ad esempio un'emergenza veterinaria, è bene avere la certezza che il cane si lasci manipolare.

A prescindere da queste situazioni, inoltre, non dimentichiamo che la fiducia è alla base della relazione tra cane e pet mate e, sebbene si tratti di un fattore che si costruisce nel tempo, è bello pensare che uno degli obiettivi della convivenza tra le nostre specie sia proprio questo: sapere di poter fare affidamento l'uno sull'altro, senza dover temere ciò che potrebbe accadere.

Esperienze negative pregresse

Il cane potrebbe non gradire di essere toccato sulle zampe anche per via di esperienze negative pregresse. Anche in questo caso, il miglior comportamento che può mettere in pratica il pet mate è quello di rispettare i suoi desideri, non obbligarlo a farsi toccare nei punti in cui non gradisce il contatto e seguire le sue preferenze.

Con il passare del tempo, il cane che nota nei suoi umani la capacità di accarezzarlo adeguatamente, si lascerà sempre più andare e, forse, questo ostacolo verrà superato. Non è da escludere, però, che invece il fastidio rimanga a lungo e, se così fosse, non resta che accettarlo, oppure aiutarlo gradualmente a gradire sempre più il contatto. Per riuscire in questo intento si può provare, ad esempio, ad accarezzarlo delicatamente sulle spalle, per poi, con molta calma ed empatia, una volta che è abituato a questo contatto (potrebbero volerci settimane o mesi), scendere lentamente lungo le zampe.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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