Cane e umano per sempre insieme, anche nella tomba. Un atto di grande sensibilità per tutti, ma soprattutto per quegli anziani che come compagnia durante i loro ultimi anni hanno vissuto con un animale da cui non vogliono separarsi nemmeno quando passano a miglior vita entrambi.
Dopo la prima approvazione al provvedimento nel gennaio del 2019, impugnato però dal Governo che lo ritenne incostituzionale nel contrasto tra le disposizioni sui resti degli animali d’affezione e i principi fondamentali in materia di tutela della salute, la Regione Lombardia entro la fine dell’anno darà l'ultimo ok definitivo alle legge che permetterà la tumulazione congiunta.
«Sono orgoglioso di poter dire che entro fine anno la Lombardia sarà la prima regione d'Italia a consentire, per chi lo desidera, di essere tumulato assieme al proprio animale domestico. Una battaglia di civiltà per la quale mi batto da sempre», commenta il capogruppo di Forza Italia in Regione, Gianluca Comazzi, promotore con il collega Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità, dell’emendamento alla riforma dei servizi funebri e cimiteriali.
«La sensibilità verso i diritti degli animali è aumentata esponenzialmente nell’ultimo periodo: sempre più persone vivono assieme ai loro cani e gatti, parte essenziale della famiglia e della vita quotidiana. È quindi giusto che questo legame così profondo possa proseguire anche dopo la morte, come già avviene per i nostri affetti più cari. Sono convinto che dopo di noi tante altre regioni seguiranno il nostro esempio, in attesa di una norma valida su tutto il territorio nazionale». Ora la bozza di regolamento sarà vagliata dalla commissione legislativa.
Cosa prevede la bozza della legge
Quindi la legge regionale prevederà che la tumulazione «previa cremazione gli animali da affezione nello stesso loculo del deceduto o nella tomba di famiglia» possa essere richiesta agli uffici dei servizi cimiteriali dei vari Comuni per volontà del defunto o dagli eredi. Ma «per ragioni di decoro» (sì, è scritto così) non si potranno inserire nome e foto dell’animale sulle lapidi.
Insieme per sempre, succede già in Liguria
Anche in Liguria, esiste la stessa legge, approvata però dopo, nel luglio 2020, in seguito alle segnalazioni di tantissimi cittadini che chiedevano se fosse possibile trovare una soluzione dignitosa alla tumulazione dei loro compagni di vita.
Una richiesta legittima, visto che in Liguria la legge che istituisce la creazione di cimiteri per animali, ovvero di aree apposite per la loro sepoltura, non si è mai trasformata in realtà. L’unico cimitero esistente si trova a Roccavignale, in provincia di Savona, in Valbormida.