Non è possibile determinare con certezza per quanto tempo un cane ricorderà una persona. La memoria, infatti, è una risorsa cognitiva estremamente soggettiva. Il fatto che un individuo ricordi o meno qualcuno, inoltre, non dipende solo dal funzionamento della mente, ma anche dalla tipologia di relazione che lega i due.
Gli umani di riferimento, quindi, rimarranno impressi nella mente del cane a lungo, anche senza che vi sia un contatto diretto e, al contrario, le persone che hanno un ruolo marginale nella vita del soggetto, verranno dimenticate più facilmente. Anche i cani, infatti, esattamente come noi, strutturano relazioni profonde e vivono emozioni che aiutano a fissare nella memoria ciò che è stato.
Come funziona la memoria dei cani
I cani hanno ricordi e sono in grado di memorizzare gli eventi passati. Ad oggi, però, vi sono anche alcuni aspetti della memoria di questa specie che non sono ancora stati chiariti dalla scienza. Ciò che è certo è che le capacità mnemoniche hanno un'elevata importanza nei processi di apprendimento, nell'elaborazione dei pensieri, nella ricerca di soluzioni e nell'esecuzione di compiti semplici o complessi.
La memoria, inoltre, è una componente mentale strettamente legata agli stimoli sensoriali con cui si percepisce il mondo e nel cane è quindi fortemente relazionata all'olfatto, che viene utilizzato, tra le altre cose, per memorizzare un luogo, un evento, una persona o un soggetto con cui si interagisce.
Come noi, anche i cani dispongono sia della memoria a breve termine (anche detta memoria di lavoro, che consente di ricordare le informazioni per un breve periodo) che della memoria a lungo termine (che riguarda i ricordi, e le conoscenze ottenute nell'arco della vita).
Inoltre, se uno stimolo ritorna più volte e nel suo ripetersi segnala la ricomparsa di un evento (sia esso piacevole o spiacevole), il ricordo di ciò che riguarda questo fatto viene selezionato dalla mente del soggetto, portandolo alla creazione di un'associazione stabile, ovvero un apprendimento associativo.
La capacità soggettiva di fare riferimento alla memoria, però, varia moltissimo da soggetto a soggetto e cambia anche con l'età e in base all'abitudine a memorizzare ciò che ci circonda. La memoria, insomma, va allenata, e questo vale soprattutto per i cani più anziani che con il tempo potrebbero ridurre le loro capacità mnemoniche. Uno dei modi migliori per aiutarli è quello di proporre loro giochi di attivazione mentale che richiedano di ricordare operazioni svolte in passato.
La memoria, inoltre, è strettamente legata alle emozioni. Ciò significa che quando il cane si trova in una condizione di rabbia o paura, fa molto più fatica ad accedere alle proprie conoscenze pregresse. Quando invece vive curiosità e gioia, l'apprendimento è fortemente favorito. Ecco perché la cinofilia moderna propone un'educazione legata il più possibile a uno stato di piacevolezza.
I cani ricordano le persone?
I cani sono certamente in grado di ricordare le persone che incontrano. Ovviamente, se hanno l'opportunità di trascorrere con loro molto tempo e condividere esperienze, la memoria farà in modo che il cane tenda ad avere più ricordi legati a quello specifico soggetto. Bisogna però sottolineare che ciò dipende da moltissimi fattori e che non è possibile escludere che il cane sia in grado di ricordare una persona vista solo una volta e in una situazione che a noi risultava irrilevante.
Dal suo punto di vista, infatti, quell'incontro con un estraneo potrebbe aver avuto un significato che noi non abbiamo recepito, proprio perché la nostra percezione è differente da quella di qualsiasi altro individuo nel mondo, sia esso appartenente alla nostra specie o meno.
Se i cani si ricordano delle persone incontrate in passato, possono dimostrarlo in diversi modi, come ad esempio scodinzolando, abbaiando e mostrando comportamenti legati a emozioni positive.
Allo stesso modo, però, se la persona è legata a un trauma o un ricordo negativo, il cane potrebbe anche proporre comportamenti legati alla paura, alla preoccupazione o all'ansia che l'evento spiacevole possa tornare ad accadere.
Tuttavia, è bene sottolineare che il cane potrebbe anche non dimostrare in alcun modo di conservare ricordi legati a una persona e ai nostri occhi potrebbe dare, quindi, l'idea di averla dimenticata anche se in realtà non è così.
Per quanto tempo un cane ricorda una persona?
I cani possono ricordare una persona per tutta la vita, ma possono anche dimenticarla se non la vedono per molto tempo. Se l'individuo non ha condiviso con loro un'interazione rilevante, è più probabile che al suo ritorno non mostri interesse e quindi dia l'idea di non ricordarsene.
Se si crea una relazione profonda, ovviamente, ci sarà maggiore possibilità che il cane mantenga un ricordo indelebile nella mente e, anche dopo moltissimo tempo, in caso di incontro vi sia un'esternazione delle emozioni.
Il fatto che un cane mostri o meno emozioni all'incontro con una persona, però, è determinato anche dal contesto in cui si trova. Se il ritorno avviene nella stessa zona in cui era già avvenuto in passato, è più facile che riaffiori anche il ricordo che riguarda quella persona.
Immaginiamo, ad esempio, che il cane si trovi a ritornare all'interno di un bar dove la proprietaria, un tempo, gli portava sempre un croccantino. Il contesto esterno lo aiuterà a ricordare questo fatto. Se però dovesse incontrare dopo moltissimo tempo la stessa persona in metropolitana, in un'altra città, molto probabilmente farebbe fatica a riconoscerla e dimostrare di ricordarla.
Se il cane cambia umano di riferimento soffre?
Come abbiamo visto, più vi è una condivisione di esperienze (che si tramutano in ricordi), più è facile che la memoria permetta al soggetto di ricordare a lungo una persona. Da ciò ne deriva che la perdita di una persona rilevante nella propria vita e soprattutto del pet mate, possa essere vissuta dal cane come un vero e proprio trauma.
Anche in questo caso, ovviamente, la sofferenza determinata dalla morte, dall'abbandono o da una nuova adozione, viene affrontata in maniera fortemente soggettiva e, mentre alcuni cani dotati di più resilienza affrontano il dolore reagendo più rapidamente, per molti altri invece la scomparsa del punto di riferimento si trasforma in una tragedia da cui difficilmente si riprenderanno.
Anche la consapevolezza del funzionamento della memoria dei cani, quindi, ci ricorda quanto sia grande la responsabilità che ci assumiamo quando accogliamo un essere vivente nella nostra famiglia.