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7 Marzo 2024
16:39

Per quale motivo i graffi dei gatti bruciano?

I graffi dei gatti bruciano come qualsiasi altra ferita. Di solito non è preoccupante, ma può capitare che insorga una specifica infezione, la malattia da graffio di gatto, causata da un batterio presente nelle unghie e nella saliva dei gatti.

Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Le unghie sono uno degli strumenti di offesa e di difesa più efficaci del gatto e possono provocare infezioni anche dolorose in chi, per le ragioni più disparate, viene graffiato. I graffi dei gatti infatti bruciano – come d’altronde qualsiasi altra ferita – ma può capitare che insorga una specifica infezione, la malattia da graffio di gatto, causata da un batterio presente nelle unghie e nella saliva dei gatti.

Questa infezione provoca infiammazione, bruciore e dolore, ed è importante trattarla nel modo giusto per evitare conseguenze più gravi, disinfettando prima di tutto la ferita. Vediamo allora per quale motivo i graffi dei gatti bruciano, e come comportarsi in presenza di specifici sintomi.

La malattia da graffio di gatto

La malattia da graffio di gatto è un’infezione batterica causata dal batterio Bartonella henselae. Questo batterio è spesso trasportato dai gatti, in particolare dai gattini, che possono essere infettati tramite pulci.

La maggior parte dei gatti domestici è portatrice di questo batterio, pur senza presentare sintomi di alcun tipo, e può capitare che, in caso di graffio (ma anche di morso) si venga infettati. I sintomi possono includere un nodulo o una papula nella zona del graffio, gonfiore dei linfonodi vicini, febbre, mal di testa e affaticamento. La maggior parte delle persone si riprende senza trattamento, ma in alcuni casi possono essere prescritti antibiotici per combattere l'infezione.

Cosa fare dopo il graffio di un gatto

Ovviamente non è automatico contrarre l’infezione in caso di graffio, ma per prevenire problemi è bene disinfettare subito la ferita da graffio e tenerla pulita, monitorandola da vicino e consultando un medico se si verificano peggioramenti o se compaiono nuovi sintomi.

La ferita può anche essere lavata con acqua calda e sapone neutro, e si può anche applicare una crema antibiotica per prevenire infezioni.

Quando preoccuparsi?

La malattia da graffio di gatto è di solito una malattia lieve, che si risolve da sola grazie anche al disinfettante, ma in alcuni casi può causare complicazioni, specialmente in persone con sistemi immunitari compromessi.

Se il graffio e la zona circostante si gonfiano, diventano rossi e prudono, sono dolenti al tatto e se al bruciore e al prurito si affiancano sintomi come febbre, cefalea e linfonodi ingrossati è importante consultare subito il medico per farsi prescrivere farmaci, solitamente antibiotici, e combattere l’infezione.

Come non farsi graffiare dal gatto

I gatti graffiano per diverse ragioni, ma come anticipato lo fanno principalmente per attacco o difesa. Graffiare è il modo più efficace per tenere a distanza un interlocutore sgradito, allontanare qualcuno o qualcosa percepito come invadente o chiedere di smettere, per esempio, di essere maneggiato o accarezzato. Può poi capitare che il graffio “sfugga” durante un gioco, e in questo caso si tratta di un puro e semplice incidente dovuto all’eccitazione e alla concitazione del momento.

Fatte questo premesse, è chiaro che il modo migliore per non farsi graffiare da un gatto è rispettarlo, nei suoi spazi, nei suoi umori e nelle sue esigenze. Il gatto potrebbe non sentirsi a suo agio, avere paura o essere stressato, o semplicemente avere il desiderio di essere lasciato in pace: in queste situazioni avvicinarsi o toccarlo è, oltre che irrispettoso, anche controproducente e rischioso, perché è probabile che possa appunto graffiare.

Se i graffi scattano durante il gioco, invece, è possibile che sia necessario ripensare alle modalità di gioco, tenendo sempre a mente che è opportuno evitare di usare le mani nell’interazione giocosa, ma è sempre meglio utilizzare giocattoli di vario genere. Sgridare il gatto perché ci ha graffiati è inutile e dannoso, perché contribuisce a minare ulteriormente il rapporto di fiducia costruito con lui.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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