Gli uccelli sono gli animali canterini per eccellenza e chiunque di noi avrà sentito – almeno una volta nella vita – il melodioso canto fischiato di un merlo, quello gorgheggiato di un verzellino o la vigorosa canzone di un fringuello. Magari non siete stati in grado di riconoscerlo all'orecchio, ma sicuramente avrete però notato che gli uccelli tendono a cantare soprattutto al mattino presto, molto presto. Spesso ancor prima che sorga il sole. Ma perché perché gli uccelli cantano al mattino?
Il loro obiettivo non è chiaramente quello di disturbare il nostro sonno e ci sono diversi motivi e ragioni biologiche ed ecologiche per cui cominciano a cantare all'alba o prima. Il canto degli uccelli – in particolare quello dei passeriformi, gli uccelli canori per eccellenza – svolge infatti due funzioni principali fondamentali: proteggere o rivendicare il controllo di un territorio e/o tentare di attirare e far colpo su un partner. Esistono diverse teorie per spiegare perché gli uccelli cantano così presto al mattino e insieme cercheremo di scoprirle.
Che significato ha il canto degli uccelli?
Gli ornitologi distinguono due grosse categorie di vocalizzazioni, i canti veri e propri e i versi o richiami. La separazione viene fatta in base alla complessità del suono, alla lunghezza e – soprattutto – alla sua funzione. I canti sono solitamente molto più lunghi, complessi e strutturati, e vengono utilizzati quasi esclusivamente (ma non sempre) dai maschi adulti durante la stagione riproduttiva, ovvero in primavera/estate.
I versi o richiami, invece, vengono emessi da entrambi i sessi e dai giovani ancora non sessualmente maturi e possono avere molte più funzioni. Sono più brevi e semplici, e servono soprattutto per richiamarsi a vicenda, segnalare un pericolo o allontanare un eventuale intruso o un predatore. Il vero canto è quello dell'ordine dei passeriformi, ovvero il gruppo di uccelli più numeroso e diversificato che include i piccoli uccelli canori come tordi, fringuelli, passeri e tantissimi altri.
Una delle funzioni principali del canto degli uccelli è quella di far colpo e attirare un partner. Proprio per questo, gli uccelli cantano quasi esclusivamente in primavera e in estate, quasi mai in inverno. Gli scienziati ipotizzano quindi che il canto si sia evoluto attraverso la selezione sessuale, ovvero grazie alle femmine che preferendo accoppiarsi soprattutto con i maschi più bravi e dal canto più forte e complesso ha "guidato" e selezionato nel tempo l'evoluzione di questo carattere.
Per una femmina che deve scegliere con quale maschio mettere su famiglia, il canto più bello e potente è infatti un indice di forza e buona salute e – di conseguenza – di un patrimonio genetico migliore da tramandare ai propri figli. Se però è vero che a cantare sono soprattutto i maschi, negli ultimi anni sempre più studi ed evidenze suggeriscono che anche le femmine lo facciano. Non è ancora del tutto chiaro per quale scopo, anche perché il pregiudizio che ha condizionato gli studi per secoli non ha ancora permesso di approfondire questo aspetto. Qualcosa però sta cambiando e studi e progetti come Female Bird Song stanno iniziando a far luce anche sul canto delle femmine.
Tornando alle funzioni del canto, un'altra di quelle principali è la difesa del territorio. Gli uccelli territoriali che cantono squarciagola innescano una vera e propria battaglia canora che serve a ribadire il possesso di un territorio e a stabilire i confini che i rivali non devono superare. Cantare, infatti, è un buon modo per valutare la forza e stato di salute di un rivale e può essere quindi molto utile a prevenire un combattimento vero e proprio che sarebbe energeticamente costoso e parecchio rischiosa per la vita di eventuali pretendenti.
Perché al mattino?
Chiarite quali siano le principale funzioni del canto, proviamo a capire anche perché gli uccelli cantano soprattuto di prima mattina, talvolta quando persino quando fuori è ancora buio. Per secoli gli scienziati hanno provato a capire il motivo di questo comportamento e molto tempo si è creduto dipendesse dal fatto che le ore più fresche e secche di una giornata permettessero al canto di viaggiare su distanze maggiori, rendendolo quindi più facilmente ascoltabile sia da un potenziale partner che da un eventuale rivale nelle vicinanze.
In realtà, alcuni studi condotti a partire dagli anni 90 hanno dimostrato che i canti viaggiavano altrettanto lontano – se non addirittura più lontano – anche nelle ore più calde, come a mezzogiorno. È stato inoltre dimostrato che, sempre in termini di distanza, i risultati migliori si ottenevano soprattutto prima che sorga il sole, quando quindi è ancora buio. Le ore che precedono l'alba sono perciò le migliori per far sentire meglio e più lontano la propria voce agli altri, prevalentemente a causa della mancanza di vento.
Per cui, se sei un uccello maschio che cerca di attirare una compagna o di rivendicare il possesso un territorio, è fondamentale assicurarsi che tutti sappiano che sei tu a cantare e che riconoscono la tua voce nel baccano del coro dell'alba, il cosiddetto "dawn chorus". Essere più "mattinieri" degli altri, inoltre, è un'ulteriore dimostrazione di forza, che aiuta a impressionare un partner e a spaventare la concorrenza. Se riesci infatti a bruciare sul tempo tutti gli altri e hai la forza di cantare ancora prima di esserti riscaldato e di aver trovato da mangiare, allora significa che sei davvero forte, in salute e migliore di tutti gli altri.
In conclusione, gli uccelli cantano soprattutto al mattino presto per diverse ragioni pratiche ed ecologiche, che aiutano soprattutto a farsi sentire meglio, a predominare sugli altri e a convincere un potenziale partner di essere i migliori.