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18 Gennaio 2024
13:55

Per il ragno lupo maschio è pericoloso fare sesso quando piove: la femmina potrebbe ucciderlo

I ragni lupo non riescono a riprodursi facilmente sotto la pioggia, perché l'acqua cancella i segnali chimici che permettono ai maschi di comunicare con le femmine per non essere aggrediti.

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Secondo una nuova ricerca effettuata dai ricercatori dell'Università di Cincinnati, i ragni lupo non riescono a riprodursi facilmente sotto la pioggia, visto che l'acqua cancella i segnali chimici che permettono ai maschi di comunicare con le femmine per non essere aggrediti durante le avance. Inoltre, a causa della pioggia, questi ragni non possono neppure percepire bene la presenza di eventuali predatori, rendendo una semplice passeggiata al di fuori della loro ragnatela un rischio estremamente elevato.

Gli scienziati hanno pubblicato i risultati del loro studio sulle pagine del Journal of Insect Behavior, una delle principali riviste internazionali che si occupa dell'etologia degli insetti e degli aracnidi, mentre la specie che hanno osservato per approfondire il comportamento di questo gruppo di aracnidi è stata la Schizocosa ocreata, presente in gran parte degli Stati Uniti. Questi risultati hanno anche permesso agli scienziati di capire come una femmina di questa specie, sottoposta alla pioggia, rischia di uccidere tutti i suoi pretendenti, non riconoscendoli come tali.

Solitamente infatti le femmine di questa specie sono molto aggressive e i ragni lupo usano segnali chimici per comunicare con gli altri esemplari. Fra quelli più importanti ci sono proprio quelli legati alla sessualità e al pericolo. Tuttavia, visto che questi segnali chimici sono molto solubili in acqua, i ragni rischiano di perdere le vie di comunicazione con i loro vicini ogni volta che un acquazzone colpisce il loro territorio. Inoltre, a causa del fatto che come tutti gli altri aracnidi i ragni lupo non hanno orecchie, il tamburellare della pioggia su ogni superficie li rende estremamente confusi, perché utilizzano le vibrazioni del suolo o della ragnatela per capire cosa sta succedendo nell'ambiente circostante.

«Dal punto di vista dei ragni, la pioggia è una vera catastrofe –  ha detto l'autore principale dello studio, il professor George Uetz. – L'acqua scioglie i fili della comunicazione con gli altri esemplari, in maniera simile a una forbice che taglia il cavo di una rete telefonica, mentre il rumore delle singole gocce che cadano a terra è frastornante. Non permette di udire nient'altro, neanche i segnali di apprezzamento che provengono dagli altri ragni. Infine, quando piove gli uccelli vanno a caccia, cercando di catturare il maggior quantitativo di ragni possibile».

Infatti diverse specie di uccelli preferiscono nutrire la loro prole con i ragni durante le giornate particolarmente piovose, perché contengono fino a 50 volte la quantità di taurina degli insetti e delle altre prede. «La taurina è una molecola fondamentale per lo sviluppo dell'ippocampo dei pulcini – chiarisce Uetz – una parte del cervello che è associato alla memoria spaziale».

Per risolvere questi problemi durante la stagione delle piogge, i maschi hanno così evoluto alcune soluzioni come un nuovo comportamento che cerca di limitare il pericolo di venire uccisi dalle femmine e dai predatori. «In pratica i ragni maschi diventano immobili  e cercano di nascondersi da qualsiasi essere vivente gli si avvicini», spiega il professore. Rimangono fermi così più a lungo sulle foglie secche che su quelle bagnate, forse perché le prime gli consentono di percepire meglio il mondo circostante, smorzando le vibrazioni e così diventano anche praticamente invisibili: una soluzione molto utile per sopravvivere all'attacco di diversi predatori. «Si tratta di un vero e proprio mimetismo – chiarisce l'esperto – in grado di sviare dei predatori esperti come le ghiandaie azzurre».

Nel caso in cui un maschio volesse invece raggiungere una femmina dopo che ha piovuto, al posto di mettersi a ballare e di segnalare la sua presenza come farebbe solitamente, si avvicinerebbe a lei molto lentamente, in modo tale da non farle scaturire il comportamento di difesa e un potenziale attacco. Giunto poi ad una distanza ridotta, ricomincerebbe a produrre le stesse sostanze chimiche utili per il corteggiamento, per stimolarla sessualmente e tranquillizzarla.

Per continuare a riprodursi, quindi, i maschi di ragno lupo sono costretti a essere molto più guardinghi dopo la pioggia e ad adottare strategie di accoppiamento più lungimiranti.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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