Secondo una Corte d'appello della California, quattro specie di bombi possono ora essere legalmente considerate come "pesci". Il giudice non è di certo impazzito, la sua decisione è arrivata per permettere a queste quattro specie di api in via di estinzione di essere inserite all'interno del California Endangered Species Act (CESA), la legge che consente la protezione di specie animali e vegetali minacciate ma che non prevede gli invertebrati.
I giudici hanno così annullato una decisione di un tribunale di grado inferiore e permettendo che le api minacciate possano ora essere tutelate maggiormente. Nel 2018 la Xerces Society for Invertebrate Conservation (Xerces), il Center for Food Safety (CFS) e Defenders of Wildlife (Defenders) avevano infatti presentato una petizione allo Stato della California per proteggere Bombus crotchii, B. franklini, B. suckleyi e B. occidentalis tra gli impollinatori a maggior rischio estinzione in tutto il Nord America.
Secondo il CESA, però, una "specie in via di estinzione" può essere solo un uccello, un mammifero, un pesce, un anfibio, un rettile o una pianta. Tuttavia, queste categorie escludono una serie infinita di altri animali, come appunto gli insetti. D'altra parte, il Fish and Game Code della California inserisce già nella categoria "pesci" anche molluschi e crostacei, come il piccolo gamberetto d'acqua dolce della California (Syncaris pacifica), una specie endemica dello Stato e gravemente minacciata di estinzione.
In questo caso, quindi, il tribunale statale ha dovuto decidere se i bombi fossero da considerare "invertebrati" nella definizione statale di "pesce". Quasi tutte le specie invertebrate del CESA sono però acquatiche, e anche questo aspetto avrebbe potuto complicare le cose. Tuttavia, la definizione californiana di "pesce" comprende già anche un altro invertebrato terrestre: la chiocciola Monadenia setosa. Per cui perché non considerare "pesci" anche bombi e altri insetti minacciati?
Le quattro specie di bombo potranno quindi essere tutelate con maggiori restrizioni, cosa che non renderà felici gli agricoltori, che avevano chiesto non venisse approvata questa modifica ottenendo una prima sentenza favorevole nel 2020. I bombi sono però impollinatori fondamentali e la loro scomparsa può avere conseguenze ecologiche catastrofiche. Un recente lavoro della Xerces Society in collaborazione con il Bumble Bee Specialist Group dell'IUCN ha stimato infatti che più di un quarto (28%) di tutti i bombi nordamericani sono a rischio di estinzione.
Questa decisione quindi non solo consentirà una maggiore protezione per le quattro specie di bombo, ma potrebbe permettere alla California di tutelare anche altri insetti, come la farfalla monarca (Danaus plexippus). Milioni di farfalle monarca vivevano un tempo in California, ma dagli anni 80 la popolazione è calata drasticamente fino al 95%, mettendo praticamente fine a uno degli spettacoli della natura più belli e affascinanti al mondo.
Che siano legalmente riconosciuti come insetti, crostacei, pesci o persino mammiferi poco importa, ciò che conta adesso è agire. La sesta estinzione di massa ha già mietuto troppe vittime, se per salvare i bombi, le farfalle, le lumache e altre specie a rischio bisogna accettare madornali errori tassonomici, vorrà dire che ce ne faremo una ragione.