È fuggito da un giardino privato sulle colline livornesi, ha girovagato per un po’ e si è ritrovato, bloccato, sul tetto del Castello del Boccale, sul litorale di Livorno: il protagonista della vicenda è un giovane pavone, per nulla impaurito dalla situazione, che alla fine è stato tratto in salvo dai Vigili del Fuoco.
La segnalazione sulla presenza dell’uccello sul tetto del castello è arrivata intorno alle 21 di mercoledì sera: alcuni passanti lo hanno visto e hanno deciso di chiamare il 112, temendo per la sua incolumità. Sul posto sono quindi arrivati i Vigili del Fuoco, che per raggiungerlo hanno dovuto usare l’autoscala: niente affatto intimorito, evidentemente abituato all’interazione con l’uomo, il pavone si è fatto prendere (anche grazie all’ausilio di una rete) ed è stato poi affidato alle guardie zoofile dell’Anpana, l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, arrivate sul posto.
L’animale è stato inizialmente trasferito nella sede dell’Anpana, che ha diramato un appello per rintracciare gli umani di riferimento. Questi uccelli, infatti, quasi sempre fuggono da parchi e giardini dove vengono trasferiti per svolgere funzione ornamentale, e anche se non amano particolarmente lasciare il suolo, capita che riescano a fuggire spiccando un breve volo. Tempo qualche ora, e con la diffusione della notizia del salvataggio una donna si è rivolta all’Anpana per recuperare il pavone, fuggito qualche giorno prima dal suo terreno in frazione Castellaccio, a meno di una decina di chilometri in linea d’aria dal Castello del Boccale.
Il pavone comune, o pavone blu (Pavo cristatus), è un uccello originario dell'India, dove viene considerato animale nazionale. Si tratta di un galliforme di grandi dimensioni che può raggiungere i 6 kg di peso e un'apertura alare superiore al metro e mezzo. La lunghezza invece, (compresa la coda, particolarmente lunga nei maschi) va da poco meno di un metro (per le femmine) a oltre 2 metri (per i maschi). Viene spesso acquistato alla luce del suo aspetto peculiare – il piumaggio variopinto e la coda con cui forma la famosa ruota – ed è per questo motivo che, pur originario dell'India, si è diffuso in tutto il mondo, Italia compresa.