È caduto nel fiume Tergola a Camposampiero, in provincia di Padova, ed è stato salvato nei giorni scorsi dai Vigili del Fuoco. Un Pastore Tedesco ha rischiato di annegare ma, per fortuna, è stato recuperato dal corso d’acqua.
L’animale è inspiegabilmente finito nel fiume all’altezza del Molino Santon tra le frazioni Sant'Andrea e di Codiverno e non è più riuscito a risalire la sponda. Troppo ripida e scivolosa per lui. Alcuni passanti sentendo dei guaiti si sono avvicinati all'acqua e hanno visto il cucciolone in difficoltà. Subito è scattata la chiamata al 112.
I pompieri arrivati da Padova sono entrati nel fiume con dei costumi idrostatici, riuscendo a recuperare il cane di circa due anni, che è stato affidato alle cure di un veterinario della zona per la lettura del chip e poi riconsegnato al suo pet mate.
Un episodio a lieto fine che dimostra ancora una volta l'importanza di registrare all'anagrafe canina i propri animali e fargli applicare il microchip. Senza il riconoscimento da parte del veterinario che ha eseguito la lettura, sarebbe stato molto più difficile rintracciare le persone di riferimento del Pastore Tedesco che invece è potuto tornare – bagnato sì, ma in buona salute – a casa.
L'introduzione del microchip, introdotto a partire dal 2005 come alternativa al tatuaggio, ha portato moltissimi vantaggi per la salute e il benessere dei nostri animali. Innanzitutto scoraggia l'abbandono, disincentivando questa pratica ingiusta purtroppo ancora diffusa che nemmeno la pandemia è riuscita a rallentare. I dati emersi dalla nostra videoinchiesta "Il patto tradito" parlano chiaro: gli abbandoni sono aumentati e le pene previste servono a poco. Inoltre il microchip consente di rintracciare rapidamente un animale smarrito, visto che il dispositivo può essere letto da qualsiasi veterinario, e di identificare i cani liberi di quartiere.