In Carolina del Sud, un Pastore Tedesco di nome Clyde è stato al centro di un dramma in cui ha rischiato la vita dopo aver ingerito un giocattolo. Si tratta del kong, uno strumento in gomma che può essere riempito con alimenti di vario genere e che è progettato proprio per aiutare i cani a rilassarsi, passare il tempo e farli concentrare in un'attività piacevole.
La veterinaria Margaret Hunt, protagonista di questa storia di coraggio e prontezza, è riuscita a salvare il cane grazie a una manovra tempestiva che è stata ripresa e condivisa sui social media diventando rapidamente virale e generando una reazione a catena di supporto e apprezzamento per la dottoressa e il suo team.
L'incidente ha avuto luogo al Travellers Rest Animal Hospital, quando Clyde ha inavvertitamente ingerito il kong, mettendo a rischio la sua vita. La respirazione infatti si è subito compromessa a causa del blocco nell'esofago che ha portato la situazione a un punto critico.
La dottoressa Hunt ha così deciso prontamente di fare una manovra per liberare Clyde dal kong intrappolato nella sua gola, immobilizzando il Pastore Tedesco e massaggiandogli la parte interessata è riuscita a rimuovere il giocattolo, ripristinando la normale funzione respiratoria del cane. La manovra, eseguita con precisione, è stata catturata su smartphone dagli altri veterinari presenti, testimoni di questo salvataggio straordinario.
Come confermato anche dalla veterinaria e membro del comitato scientifico di Kodami, Eva Fonti: «Il cane è stato posizionato in modo tale da facilitare l'intervento. È stato messo con la pancia rivolta verso l'alto, consentendo l'accesso diretto alla trachea e alla gola che sono rimaste ben distese. Successivamente, è stata eseguita una manovra compressiva nella porzione inferiore della trachea. La collega ha poi applicato una leggera pressione dal basso verso la punta del muso, ovvero verso la parte superiore. La procedura è stata eseguita con cautela e sicurezza: è stato estratto gradualmente, riducendo così al minimo il rischio di tagliare o danneggiare le pareti dell'esofago e della trachea».
L'esperta conclude specificando che: «È importante notare che questa manovra è stata possibile poiché il kong si trovava ancora in una posizione abbastanza anteriore e non era sceso nella parte più profonda del collo dell'animale».
È opportuno anche esaminare e comprendere però anche perché possono accadere incidenti come questi con strumenti che sono normalmente sicuri e che, anzi, sono proprio utili per aiutare il cane in diverse situazioni. Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami spiega: «Il comportamento del cane nell'interagire con il kong, in certi contesti, può essere influenzato da fattori come il livello di possessività. Ad esempio, cani con un elevato grado di possessività potrebbero manifestare un atteggiamento più intenso nei confronti del giocattolo, considerandolo come un bene personale da difendere. Nonostante ciò, è importante valutare ogni situazione individualmente, poiché non è chiaro se questi fattori siano rilevanti nel caso specifico di questo cane»
Quanto accaduto, però, può essere determinato anche da un'altra ipotesi: «Un altro aspetto da considerare è il livello di eccitazione del cane. In alcuni casi, l'uso del kong come oggetto da rincorrere potrebbe generare un aumento dell'energia e dell'eccitazione, anziché favorire un rilassamento. È fondamentale comprendere il contesto e le preferenze del singolo animale per garantire un'interazione positiva e sicura con il giocattolo. In generale, l'approccio con il kong dovrebbe essere adattato alle specifiche caratteristiche e necessità del cane, considerando fattori come il temperamento, la personalità e l'esperienza passata dell'animale. La comprensione approfondita del comportamento canino può aiutare i pet mate a utilizzare il kong in modo appropriato, fornendo al loro amico a quattro zampe un'esperienza divertente e soddisfacente», conclude l'esperto.