Lieto fine per la ricerca di Pascal, un Alaskan Malamute che sabato scorso si è perso sulle Prealpi Trevigiane. A dare l’allarme era stato un gruppo di amici che di buon mattino avevano organizzato una gita insieme al cane. Giunti al Bivacco dei Loff (dei lupi) l'animale ha fatto, però, perdere le sue tracce. I cinque ragazzi hanno deciso di non dividersi per cercarlo, evitando saggiamente ulteriori pericoli a quota 1.134 metri e in mezzo alla neve, e hanno chiamato il soccorso alpino veneto. Una squadra è salita e, dopo averli raggiunti, ha avviando la ricerca di Pascal, un cucciolone bianco a chiazze grigie, nell'area circostante la struttura, senza però alcun esito.
Successivamente alcuni soccorritori hanno iniziato a ridiscendere il canale dall'alto, mentre altri partivano dal basso; in tre hanno invece riaccompagnato i ragazzi all'auto. Il primo giorno di ricerche di Pascal si è concluso con un niente di fatto e l'appello del soccorso alpino, rivolto a chiunque avesse potuto incontrarlo sul suo tragitto, a fornire informazioni.
L'operazione è ripresa ieri mattina alle 9 con una nuova squadra che ha raggiunto i Lòff. I volontari si sono calati con le corde nel canale, questa volta dalla parte opposta rispetto alla discesa di sabato, e mentre andavano giù hanno sentito un lieve mugolio provenire da sotto: Pascal era caduto da un salto di roccia di 10 metri ed era rimasto bloccato su una sporgenza.
Fortunatamente illeso, era però agitato, così i soccorritori hanno prima provveduto a calmarlo, e poi lo hanno assicurato con un cordino alla pettorina e lentamente si sono calati con lui altri ottanta metri, mentre una seconda squadra andava loro incontro dal basso, battendo la pista nella neve per facilitare il rientro. Pascal è stato portato al guinzaglio al parcheggio dei mezzi e da lì a Tovena per essere riconsegnato ai suoi pet mate. Alle operazioni di ricerca ha partecipato anche un soccorritore del centro Cadore, arrivato in supporto con il drone.
Nonostante la caduta e la notte "all’addiaccio" Pascal è sano e salvo. Questo anche grazie alle caratteristiche della sua razza che è proprio selezionata per poter sopravvivere in condizioni estreme, per cui le speranze di ritrovarlo anche per gli scalatori erano alte. Sul motivo della fuga bisogna ricordare però che l’Alaskan Malamute ama gli ampi spazi da perlustrare, le corse e le avventure. Una ragione in più per tenerlo in condizioni di sicurezza quando possono esserci pericoli all'orizzonte come, in questo caso, il canale vicino al Bivacco dei Loff.