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16 Giugno 2022
10:54

Parte la campagna anti abbandono 2022 di Lndc Animal Protection

È partita la campagna anti abbandono 2022 della Lndc Animal Protection con un appello rivolto ai cittadini su cosa fare in questi casi.

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Campagna LNDC 2022
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Sono circa 110mila i cani entrati nello scorso anno nei canili sanitari e nei canili rifugio di tutta Italia secondo i dati forniti dal Ministero della Salute. Anche se gli abbandoni avvengono tutto l'anno, questa piaga si riacutizza soprattutto nei mesi estivi. Per questo la LNDC Animal Protection  ha dato il via a una campagna anti abbandono 2022 che invita tutti i cittadini che assistono a un abbandono o che trovano un animale abbandonato a segnalare immediatamente il fatto alle Forze dell’Ordine, che sono tenute a intervenire tempestivamente, e contestualmente allo sportello legale dell'associazione inviando una e-mail ad avvocato@legadelcane.org.

«Abbandonare un animale è una vera e propria crudeltà, un indelebile tradimento della fiducia che questi nostri compagni di vita ripongono in noi e che non riusciranno mai a superare veramente del tutto – ha sottolineato Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection – Allo stesso tempo però è importante ricordare che l’abbandono di animali è un reato sanzionato dall’art. 727 del Codice Penale, che prevede l’arresto fino ad un anno o un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Una pena fin troppo leggera per chi compie un gesto così grave che, nella maggior parte dei casi, mette a serio rischio la vita stessa dell’animale che fino al giorno prima non era abituato ad affrontare da solo la vita di strada con tutti i pericoli che questa comporta, senza contare il trauma psicologico. Oltre a questo, abbandonare un animale significa anche rischi per la sicurezza stradale e costi per il suo recupero e mantenimento, costi che ricadono sui fondi pubblici, nella migliore delle ipotesi, o sulle Associazioni animaliste che se ne fanno carico. Insomma, l’abbandono è un danno per tutti, per gli animali in primis, ma anche per la società intera».

L'estate però non è solo la stagione in cui aumentano gli abbandoni, è anche il periodo migliore per adottare un cane. Perché abbiamo più tempo da dedicare al nuovo arrivato e la prima avventura che vivremo insieme può essere quella di una vacanza. Scopri e partecipa alla campagna di Kodami contro gli abbandoni per vivere una "Vacanza bestiale"

Viaggiare con un cane può essere una sfida, ma anche un momento unico di condivisione per tutta la famiglia, proprio come avviene ad Aldo, Federica e Kobe, instancabili globetrotter che a Kodami hanno raccontato la loro esperienza on the road a bordo di un van.

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Ma cosa fare quando, magari proprio durante un viaggio, si assiste a un episodio di abbandono?

Come segnalare un abbandono

Segnalare alle Forze dell'ordine è fondamentale, ma tenendo presenti i riferimenti giusti, dato che uno dei numeri verdi per segnalare abbandoni e maltrattamenti più diffusi in Rete non esiste più. Per avere supporto in caso di emergenza il cittadino deve quindi fare riferimento al 112, il numero unico di emergenza europeo, non specifico per animali, oppure contattare la Polizia stradale per le segnalazioni relative agli abbandoni.

Spesso, poi, per il soccorso degli animali i cittadini possono contattare direttamente i Servizi veterinari locali, i Vigili del Fuoco e la Polizia municipale. Questi attori agiscono di concerto con le Guardie zoofile volontarie sul territorio.

Di seguito, affinché la segnalazione e la conseguente denuncia siano efficaci, la Lndc ha ricordato che è assolutamente necessario fornire più dettagli possibili tra cui:

  • data, ora e luogo esatto in cui è avvenuto il fatto
  • racconto preciso di ciò a cui si è assistito direttamente o indirettamente
  • foto o video che documentino l’accaduto quanto più chiaramente possibile, mostrando anche la targa di un eventuale veicolo coinvolto
  • Infine, è importante specificare la propria disponibilità a testimoniare in caso di procedimento penale.

Allo stesso tempo, LNDC Animal Protection vuole ricordare a chi ha un animale che l’abbandono non è mai una soluzione a eventuali problemi di gestione del proprio animale: «Innanzitutto – ha aggiunto Rosati – voglio rammentare l’importanza della sterilizzazione, proprio per evitare di mettere al mondo cuccioli che poi non si sa come sistemare e che rischiano di finire in strada. In ogni caso, sia per cucciolate sia per difficoltà nel mantenere il proprio animale, è sempre il caso di chiedere aiuto alle Istituzioni locali (Comune, Asl) o alle associazioni animaliste presenti sul proprio territorio per trovare una soluzione accettabile che eviti all’animale di rischiare la vita in strada, oltre a non essere punibili penalmente. Se invece il "problema" è andare in vacanza, ormai ci sono sempre più strutture che accettano animali per portarli con sé così come i pet-sitter presenti ovunque in Italia per lasciarli a casa. Basta scegliere la persona giusta e si può partire in tutta tranquillità, senza macchiarsi di una crudeltà inutile».

L'estate scorsa Kodami ha posto l'accento sulla piaga dell'abbandono in un periodo storico particolarmente delicato per noi esseri umani: la pandemia dovuta alla Covid-19. Il nostro forzato rinchiuderci in casa non ha però aiutato nel far diminuire poi il numero di cani che sono stati buttati fuori dalle mura domestiche nel periodo delle vacanze. Attraverso la nostra video inchiesta "Abbandono, il patto tradito" abbiamo infatti analizzato tutto quello che c'è dietro l'atto finale dell'abbandono e sottolineato, soprattutto, come l'importanza di campagne di sensibilizzazione sia fondamentale ma, allo stesso tempo, quanto sia necessario agire sulla prevenzione.

Cuccioli, adulti e di ogni specie: sono tanti gli animali definiti “d’affezione” che poi, proprio per la mancanza di affetto, vengono lasciati in strada o nei canili senza scrupolo. Gli abbandoni sono aumentati anche nell’anno della pandemia e le pene previste servono a poco. L’unico modo per mettere fine a questa piaga è, dunque, promuovere le adozioni consapevoli.

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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