Il Parson Russell Terrier, come indica il nome, è un terrier di taglia medio piccola, dalla corporatura agile e muscolosa con forti zampe da scavatore, testa triangolare con vispi occhi scuri e candido pelo ruvido con macchie brune.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani3
- Rapporto con altri cani0
- Rapporto con altri animali in casa0
attività
- Attività fisica3
- Giocosità3
- Ricerca3
- Riporto0
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città2
- Adatto come primo cane1
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo1
- Predisposizione alle malattie0
- Attenzione all'alimentazione0
motivazioni
- Epimeletica0
- Affiliativa3
- Comunicativa0
- Et epimeletica0
- Somestesica1
- Sociale0
- Protettiva1
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa3
- Predatoria3
- Sillegica1
- Esplorativa2
- Di ricerca2
- Cinestesica3
- Collaborativa1
Nato in Inghilterra nel XIX secolo per merito del Reverendo Russell, è stato selezionato per diventare un vigoroso cacciatore di volpi, tassi e piccoli roditori, che insegue con coraggio infilandosi nelle tane pur di raggiungere la preda.
Insomma, non si può certo dire che sia un tenero cucciolo da compagnia, anzi, è un cane fiero e di grande carattere che ha bisogno di persone competenti e in grado di gestire tutto l’argento vivo che ha addosso. Se fate la scelta di vivere con un piccolo cacciatore tenace, con un Parson la vostra tranquillità e la vita sedentaria saranno messe alla prova.
Origine: Inghilterra (Regno Unito)
Standard: N° 339/ 17.10.2017 Gruppo 3: terrier, Sez. 1 Terrier di taglia media e grande.
Aspetto: Il Parson è un cane di taglia medio-piccola, con corpo muscoloso e compatto. La testa è a forma di cuneo, con occhi a mandorla piccoli e scuri e orecchie piccole triangolari ripiegate in avanti. Gli arti sono fortissimi e robusti, la coda è dritta e forte. Il pelo del Parson può essere liscio, ruvido o spezzato, di colore prevalentemente bianco con macchie focate, limone o nere. Le dimensioni variano dai 30 ai 36 cm. per un peso di ca. 6/7 kg.
Motivazioni: Predatoria, cinestesica, territoriale, perlustrativa, possessiva, competitiva, affiliativa.
Amante di: Correre soprattutto nelle campagne e nei boschi, seguire tracce, cacciare ogni cosa che si muove, scavare nel terreno alla ricerca di prede o per “evadere” dai recinti.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Parson Russell Terrier un cane rustico generalmente ma, come ogni razza può essere colpito da patologie ereditarie. Tra queste troviamo l’atassia ad esordio tardivo e l’atassia spino cerebellare, entrambe malattie genetiche che colpiscono il sistema nervoso, e la lussazione primaria della lente, patologia oculare che può provocare nei casi più gravi, la perdita della vista. Inoltre può presentare lussazione del ginocchio.
L’alimentazione deve essere ben dosata ed equilibrata nelle varie fasi dell'età ed in base all'intensità delle attività svolte. Il ruvido, infine, deve essere mantenuto in ordine e spesso necessita dello “stripping”.
Origine e storia
Le origini del Parson Russell vanno di pari passo con quelle del suo “parente” Jack Russell, essendo entrambi allevati e selezionati dal Reverendo John (detto Jack) Russell, nelle campagne del Devon intorno al 1800.
Appassionato di caccia e di cinofilia, desiderava creare un cane tenace e coraggioso da affiancare al Foxhound durante le feroci battute di caccia alla volpe; voleva un cane piccolo, possente e veloce, dal morso forte.
Iniziò selezionando alcuni suoi terrier, in particolare la sua cagnetta Trump, incrociandoli con dei Fox Terrier ed in seguito con piccoli segugi, ad esempio il Beagle. Dopo un accurato studio e lavoro, il Reverendo Russell riuscì ad ottenere questo piccolo ed intelligente “predatore” particolarmente adatto alle esigenze dei cacciatori inglesi, i quali li portavano a cavallo in grosse tasche o borse, per poi liberarli in prossimità delle tane delle volpi.
In seguito alle grandi migrazioni verso il continente oceanico, alcuni di questi terrier arrivarono in Australia e vennero poi selezionati diventando Jack Russel Terrier, il Parson rimase in Inghilterra dove continuò a essere impiegato come cane da caccia alla volpe ma anche al tasso e a piccoli roditori. In Italia, inoltre, vengono impiegati spesso anche nella caccia al cinghiale.
La razza è stata riconosciuta relativamente recentemente, l’FCI ha ufficializzato lo standard nel 2017, in quanto prima venivano identificati come Jack Russell a zampa più lunga.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Parlando di Parson Russell non possiamo non prendere in considerazione la sua provenienza e dunque la caccia: le sue origini lo hanno dotato di una motivazione predatoria altissima. La precisa selezione che ha subito, infatti, lo ha reso un predatore lucido e coraggioso che segue senza indugio volpi, tassi e altri animali selvatici, fino ad afferrarli con le forti mascelle.
Questo fa ben pensare che si tratta di un cane molto energico, che ha bisogno di fare molto e costante movimento, soprattutto perché non vive nelle verdi e sconfinati campagne inglesi ma in un piccolo appartamento di città. Le sue motivazioni predatoria e cinestesica sono alle stelle e lo rendono davvero instancabile; se vengono represse il Parson può andare in frustrazione e mostrare comportamenti ripetitivi e ossessivi, come l’inseguire continuamente palline o legnetti, “predare” piccoli insetti o correre dietro a ciclisti…
Questa propensione per la caccia è inoltre stimolata dalla motivazione perlustrativa che lo porta a perlustrare appunto il luogo in cui si trova, seguendo ogni traccia e ogni odore senza perdersi un centimetro e, se trova una preda o un oggetto interessante, lo farà subito suo.
Fate attenzione se lo lasciate solo in giardino: le sue zampe sono forti e perfette per scavare buche da cui evadere!
Il Parson ha anche le motivazioni possessiva e competitiva altissime, perciò, sia spazi che risorse vanno rispettati e gestiti al meglio: non bisogna mai invadere il luogo in cui decide di riposare o strappargli gli oggetti di bocca; cosa fondamentale è insegnarlo ai bambini che eventualmente vivono con lui, se non rispettato non esiterà a comunicarlo con un bel ringhio o un morso.
Da buon Terrier è un cane indipendente che non ama il contatto fisico ma si affeziona molto alla sua famiglia, grazie alla motivazione affiliativa che lo rende un fido compagno pronto a condividere le attività con i suoi umani e a proteggerli nel caso qualcosa minacciasse la quiete familiare. Con la sua alta motivazione territoriale state certi che nessuno oserà entrare indisturbato nel vostro giardino: il Parson abbaierà furiosamente, rincorrerà l’intruso e lo bloccherà con una bella pinzata!
Aspetto fisico
Il Parson Russell Terrier è un cane di taglia medio-piccola, agile e muscoloso, pieno di energia.
La testa è forte con muso leggermente allungato, tartufo nero ben evidente e vispi occhi a mandorla scuri con espressione attenta; le orecchie sono attaccate alte sul cranio e sono piccole a forma triangolare, vengono portate basse, aderenti alla testa. Le zampe sono forti e possenti e la coda robusta e portata alta.
Il pelo si presenta molto fitto e può essere liscio, ruvido o spezzato, l’unico colore di questa razza è il bianco che può essere totale o con macchie focate, nere o color limone, che devono essere, secondo lo standard, limitate alla testa e alla coda.
Le dimensioni sono per entrambi i sessi dai 30 ai 36 cm. per un peso di ca. 6/7 kg.
Cura e salute
Il Parson Russell Terrier è un cane rustico ma essendo una razza selezionata dall’uomo, può essere soggetto a varie patologie, anche ereditarie.
Tra queste troviamo l’atassia ad esordio tardivo e l’atassia spino cerebellare: sono entrambe malattie genetiche che colpiscono il sistema nervoso. La prima provoca incoordinazione e mancanza di equilibrio che vanno a peggiorare nel tempo rendendo la vita del cane molto difficoltosa; la seconda porta problemi di deambulazione e spasmi muscolari involontari.
Il Parson può soffrire anche di lussazione primaria della lente, patologia oculare che può provocare nei casi più gravi, la perdita della vista. Inoltre, può presentare lussazione del ginocchio.
Per quanto riguarda la cura quotidiana il pelo ruvido del Parson deve essere mantenuto in ordine e spesso necessita dello “stripping”, una tecnica particolare utilizzata per questo tipo di mantello; infine, ha bisogno di molto movimento e di un’alimentazione equilibrata nelle varie fasi dell'età ed in base all'intensità delle attività svolte.
Cosa fare con un Parson Russell Terrier
Vivere con un cacciatore, nato per rincorrere volpi e tassi, non è cosa semplice; occorre armarvi di tempo libero, scarponi e voglia di sporcarvi.
L'attività migliore da fare con lui è senza dubbio andare nella natura: boschi, prati, sentieri e piccoli corsi d'acqua sono tutti ambienti dove potrà dare spazio al suo atavico bisogno di scovare e stanare piccoli mammiferi, seguire le tracce, infilarsi in anguste tane o stretti tronchi cavi.
Sarà bellissimo osservare i suoi occhi pieni di emozione e i suoi rapidi movimenti, vederlo scavare buche fino a rotolarsi nel fango fresco con un sorriso stampato sul musetto.
Essendo un cane così vivace e bisognoso di scaricare le sue energie, spesso si fa l’errore di proporgli giochi ripetitivi come il lancio della pallina: questo tipo di attività, se non contestualizzata e ben gestita può diventare una vera e propria ossessione che sfocia in un comportamento compulsivo.
Per ovviare a ciò, potete proporre al Parson stimolanti giochi di fiuto, ricerche nei boschi o divertenti “cacce al tesoro”, in cui si cimenterà volentieri e sarà davvero soddisfatto nel godersi il suo gustoso premio.
Relazione e contesto ideale
Il Parson Russell Terrier è un cane molto affiliativo, che ama passare il tempo a contatto con la sua famiglia, in particolare con il suo umano di riferimento, che individuerà tra i membri del gruppo. Non ama perciò restare lunghi periodi di tempo da solo, se si dovesse sentire abbandonato non esiterà ad utilizzare la sua voce squillante per richiamare attenzione.
Il suo contesto ideale è dunque una famiglia dinamica e possibilmente giovane, con molta voglia di mettersi in gioco e tanto tempo libero a disposizione da dedicare a lunghe passeggiate nella natura, escursioni in montagna o divertenti scorribande nei boschi.
Per quanto riguarda i bambini, il Parson non ama moltissimo la loro compagnia: nel caso ci fossero piccoli umani è assolutamente necessario insegnargli il pieno rispetto del cane, dei suoi spazi e delle sue risorse. In quanto terrier, infatti, non si farà alcun problema ad “istruire” lui stesso lo sfortunato bambino che gli sfila la ciotola o la pallina, con un eventuale morso.
Non ama particolarmente nemmeno gli altri cani: la convivenza con i propri simili, soprattutto se dello stesso sesso, potrebbe essere davvero complicata.
Essendo di piccole dimensioni, può vivere in appartamento ma non dimentichiamo che si tratta comunque di un cane da caccia che ha bisogno di stare a contatto con la natura e di avere tempo e spazio per muoversi; un giardino sarebbe l'ideale. Ma fate comunque attenzione agli spazi esterni: è uno scavatore provetto e, se dovesse trovare una via di fuga, non si farà certo problemi a scavare una buca profonda ed evadere alla scoperta del mondo circostante, è importantissimo quindi che cortili e giardini vengano messi in assoluta sicurezza, per evitare spiacevoli inconvenienti al Parson, a voi e agli sventurati passanti.
Una giornata con un Parson Russell Terrier
È inutile avere la sveglia con un Parson Russell, non appena vi rigirate nel letto per stiracchiarvi lui è già lì accanto a voi, che vi sollecita con il suo abbaio squillante.
Vi alzate e andate in cucina, seguiti da un piccolo terremoto saltellante che non vede l’ora di mettere il naso fuori. Mentre fate colazione, gli aprite il giardino e lui sfreccia ad annusare tutte le possibili nuovi tracce lasciate sul prato dai piccoli animali notturni.
Dopodiché vi preparate e andate a fare la passeggiata: tutti gli stimoli lo rendono molto attento all’ambiente circostante che osserva sempre con attenzione, per evitare che si ecciti troppo preferite uscire presto, quando la città è ancora tranquilla.
Arrivate al parco in una zona protetta e cintata e lo liberate, facendo attenzione che non ci siano altri cani con cui non va d’accordo, è spesso un “attaccabrighe” e non sempre gli altri quattrozampe reagiscono bonariamente. Sul prato lui corre e perlustra ogni angolo, segue qualche foglia, si rotola sull’erba fresca e vi propone un legnetto da lanciare, fate qualche tiro, stando attenti a non rendere questo gioco ripetitivo, e poi proseguite la camminata.
Tornati a casa andate a lavorare lasciando il Parson nelle buone mani della dog sitter, che si prenderà cura di lui fino al vostro ritorno, non ama stare da solo ed è felice di avere una compagna di giochi con cui passare la giornata.
Nel pomeriggio rientrate a casa e voi e il vostro partner siete pronti per concludere la giornata in bellezza: caricate il piccoletto in macchina e partite alla volta della campagna.
Raggiungete un bosco poco lontano, sicuri che non incontrerete nessuno lasciate libero il Parson che inizia a trasformarsi nel temibile predatore: corre, scava buche, si infila in tane e aperture nel terreno, si rotola nel fango e insegue gli uccelli che si levano in volo al suo passaggio… è davvero felice, e voi con lui, potendovi godere il sole tiepido del pomeriggio e l’aria pulita.
Alla sera rientrati a casa, dopo la cena, vi riunite sul divano per rilassarvi davanti a un film mentre il Parson si accomoda tra di voi, stanco, soddisfatto e sereno.