Il mercato degli uccelli di Parigi, che da anni ormai si tiene tutte le domeniche sull'Île de la Cité, nel quarto arrondissement, chiuderà definitivamente il 31 dicembre del 2022. L’annuncio è arrivato direttamente dall’amministrazione della capitale francese, una decisione adottata dal Consiglio di Parigi per «garantire il benessere degli animali».
Nel comunicare la decisione, l’amministrazione parigina ha richiamato quanto stabilito il 3 febbraio 2021 proprio dal Consiglio di Parigi, ovvero il divieto di vendita di uccelli e altri animali vivi sul territorio cittadino, gettando dunque le basi per la chiusura permanente del mercato sull’Île de la Cité. Che per molti anni è stato promosso come una forte attrattiva turistica proprio per la presenza delle centinaia di variopinti uccellini tenuti in gabbia. Negli ultimi tempi però gli operatori stessi del mercato hanno preso le distanze dalla vendita degli uccelli, e a oggi ne restano soltanto dieci che hanno comunque già iniziato a differenziare l’offerta. La chiusura, insomma, arriva a mettere un punto a una situazione che già da tempo aveva iniziato a delinearsi, anche sulla base dei lavori di ristrutturazione cui verrà sottoposto il mercato tra il 2023 e il 2025.
Il Comune di Parigi, nel comunicare la chiusura, ha definito «problematiche» le condizioni di detenzione degli uccelli: spesso ammassati, numerosi, in gabbie troppo piccole, «senza considerazione del loro benessere e dei loro bisogni, allevati in modo da renderli totalmente dipendenti dall'uomo, condannati a una vita in una gabbia». Alla sensibilità verso il loro benessere si aggiunge poi la volontà di mettere fine al traffico illegale di specie protette come cardellini, verdoni e fringuelli, che ha epicentro proprio nel mercato degli uccelli.
«Nel 2013 un'indagine dell'Ufficio nazionale per la caccia e la fauna selvatica (ONCFS) ha portato all'arresto di sette persone operanti nel mercato – ricorda l’amministrazione parigina – e al sequestro di 46 cardellini, molto ricercati per il canto e venduti anche a 150 euro». E sempre al mercato era frequente la presenza di venditori ambulanti, di fatto abusivi, che pur senza permessi si presentavano come allevatori.
Parigi, e in generale la Francia, da tempo ormai sembrano avere messo al centro la questione del benessere animale. Nel 2018 il Consiglio di Parigi ha adottato un provvedimento che mirava a regolamentare la vendita di animali sul territorio, in particolare nei negozi di animali, e nel 2019 il Comune ha avviato un percorso per vietare completamente gli spettacoli dei circhi con animali in città, culminato nel 2022. A fine 2020 l’Assemblea Nazionale ha stabilito che entro il 2024 gli animali domestici non potranno più essere venduti nei negozi, e che entro il 2028 gli spettacoli circensi che sfruttano gli animali saranno vietati su tutto il territorio nazionale.