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21 Luglio 2022
17:49

Pappagallo lasciato sul balcone al sole salvato a Torino: l’umano era partito per le vacanze

Il pappagallo, un esemplare di Ara Ararauna, è stato notato da alcuni residenti di una palazzina nella gabbia sul balcone. A salvarlo i Vigili del Fuoco e la Municipale, ora si trova al Canc di Grugliasco.

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Lasciato sul balcone di un appartamento, chiuso in gabbia sotto il sole cocente di Torino: a chiedere aiuto per lui, un pappagallo gialloblu (Ara ararauna), sono stati alcuni residenti della palazzina, preoccupati per la sua incolumità.

La vicenda l’ha raccontata il Canc – Centro Animali Non Convenzionali – di Grugliasco, che ha accolto il pappagallo. L’intervento di recupero è stato affidato ai Vigili del Fuoco, che sono arrivati in via Verolengo insieme con la Polizia Municipale per entrare nell’appartamento e accertare la situazione.

L’abitazione era deserta e l’uccello in condizioni di salute precarie, ed è stato disposto il trasferimento al Canc. Qui i veterinari hanno verificato che era dotato di anello – così come previsto per legge – e documentazione Cites necessaria per tenere animali esotici (i pappagalli gialloblu stanno diminuendo sempre di più in natura, e vengono purtroppo ancora venduti come animali da compagnia).

Indagini ulteriori hanno consentito di accertare che l’umano di riferimento del pappagallo era partito per le vacanze, lasciando l’animale a casa privo di cure. Le conseguenze erano visibili a occhio nudo: denutrizione, piumaggio in pessime condizioni e becco cresciuto a dismisura.

Non è ancora chiaro cosa succederà ora al pet mate del pappagallo, che resta al Canc. È molto probabile, viste le circostanze in cui l’animale è stato recuperato, che venga denunciato per maltrattamento di animale: l’articolo 544 ter stabilisce che «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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