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20 Marzo 2022
9:05

Papà Nestore, il pappagallo kea che alleva gli unici tre pulcini italiani della specie

Al Parco Natura Viva di Bussolengo si celebra Nestore, un esemplare di pappagallo kea che ha dato alla luce insieme con Violet gli unici tre pulcini della specie nati in Italia. In questa fase della vita è lui a prendersi cura di loro.

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pappagalli kea pulcini
Credit: Parco Natura Viva Bussolengo

Nel giorno della Festa del Papà, al Parco Natura Viva di Bussolengo, in provincia di Verona, se ne celebra uno che in questi giorni si sta dando particolarmente da fare: è Nestore, pappagallo kea che si sta occupando dei suoi tre pulcini, unici di questa specie in Italia.

I pappagalli kea sono una specie originaria della Nuova Zelanda nota per l’estrema intelligenza, la spiccata curiosità e soprattutto la capacità di “smontare” e montare gli oggetti, caratteristica quest’ultima che lo ha reso particolarmente sgradito all’uomo. Che considerandolo un "distruttore" è diventato la sua principale minaccia, tanto che oggi la popolazione di kea che vive in natura è ridotta a poche migliaia di esemplari confinati nelle montagne della Nuova Zelanda.

Al Parco Natura Viva di Bussolengo, centro veneto di tutela delle specie minacciate, ci sono oggi cinque esemplari di kea: Nestore, nato allo Zoo di Bristol l’8 luglio del 2015 e arrivato da qualche anno al Parco, e Violet, 24 anni, e i tre pulli nati circa due mesi fa. In questa fase della loro vita è papà Nestore a reperire il cibo per loro, e continuerà a farlo sino a quando non saranno in grado di alimentarsi da soli e finché non perderanno il ciuffo grigiastro che li distingue ancora dagli adulti, insieme al giallo di alcune parti del becco e del contorno occhi.

«Anche durante il periodo precedente, quando era Violet a impiegare tutto il proprio tempo nella cova delle uova e nell’accudimento dei pulcini, questo papà si è sempre preso cura della sua compagna portandole da mangiare, pur essendo alla prima esperienza – fanno sapere gli operatori del parco – A differenza di lei, che invece è già mamma di 24 pulcini e nonna di 7. Una differenza di età – 24 anni lei e 7 lui – che non ha impedito a questi due bravissimi genitori di lasciare spazio alle individualità di ognuno, collaborando».

Il pappagallo kea, specie intelligentissima decimata dall’ignoranza

Il kea (Nestor notabilis) è una specie di grande pappagallo della famiglia Nestoridae endemico delle regioni boscose e alpine dell'Isola del Sud della Nuova Zelanda. Lungo circa 48 cm, ha un piumaggio per lo più verde oliva con un arancione brillante sotto le ali ed è dotato di un forte becco superiore grande, stretto, ricurvo, grigio-marrone.

Una volta diffuso in tutta la Nuova Zelanda, il kea (il cui nome deriva dal suono che emette) ha subito un declino rapissimo nel giro di poco più che un secolo. Conosciuto come il “distruttore” più intelligente del regno animale, è in grado di demolire una sedia in plastica, una bicicletta o un passeggino. Scioglie corde annodate, apre scatole di cartone e può risolvere anche enigmi logici. Caratteristiche che, insieme con la perdita di habitat naturale, lo hanno inevitabilmente portato a contatto e poi in conflitto con l’uomo.

La sua dieta onnivora include carogne, ma consiste principalmente di radici, foglie, bacche, nettare e insetti, eppure sino a qualche tempo fa veniva ucciso dagli esseri umani per ignoranza, nella convinzione che potesse attaccare il bestiame, pecore in particolare. È diventato così una specie ad alto rischio estinzione secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e nel 1986 ha ricevuto piena protezione ai sensi del Wildlife Act.

In natura, gli ultimi 4mila esemplari stimati si spingono fino ai 2mila metri di quota e secondo i ricercatori è stato proprio l’habitat inospitale ad aver stimolato in loro una straordinaria abilità intellettiva e manipolativa. Oltre che aver determinato la dieta onnivora "condita" da uno spiccato opportunismo: «Papà Nestore in questo momento ha la grande responsabilità di allevare tre esemplari preziosi – sottolineano dal Parco – destinati a conservare il patrimonio genetico di una specie che in natura rischiamo di perdere».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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