Papa Francesco oggi nel suo messaggio durante l'udienza generale ha sottolineato che la mancanza di genitorialità nel mondo è evidente anche perché «i cani e i gatti prendono il posto dei figli». Il suo intervento sulla presunta tendenza delle famiglie a sostituire le persone con gli animali è un tema molto delicato al quale Kodami ha risposto con una lettera aperta perché «le sue parole non siano divisive ma servano a sensibilizzare le persone sulla responsabilità nell’accogliere anche gli animali non umani».
Un altro elemento, poi, è diventato stridente e alquanto surreale se associato alle parole del Papa e sempre sul tema del benessere degli animali e del tipo di rapporto che gli esseri umani hanno con loro. All'udienza generale, infatti, questa volta c'erano anche degli ospiti speciali: «È uno spettacolo che ci mette in contatto con la bellezza», è così che Papa Francesco ha salutato i performer del Circo Rony Roller che si sono esibiti nell'Aula Paolo VI.
Quella dell'udienza generale è un appuntamento molto significativo nella liturgia cattolica, rappresenta un momento riservato ai pellegrini che possono ascoltare la Messa e ricevere la benedizione apostolica direttamente dal Pontefice.
Ed è in questo contesto e a margine delle parole che il Pontefice ha detto sul rapporto tra animali domestici e persone che si sono esibiti mangiafuoco, ballerini, giocolieri e clown del Rony Roller Circus sulle note delle più celebri melodie circensi, ma anche di classici della musica italiana e partenopea come "La Strada", "O sole mio", e degli Iron Maiden con il brano "The trooper".
Al termine dell'esibizione, durata parecchi minuti, è arrivato il lungo applauso dei pellegrini giunti in Vaticano da tutto il mondo, e i complimenti del Papa argentino.
«Ringrazio i ragazzi e le ragazze del circo che hanno fatto questo spettacolo che ci mette in contatto con la bellezza che ci tira sù sempre – ha detto il Papa agli artisti – Ci fa andare oltre, è una via per arrivare al Signore. Grazie per questo spettacolo anche perché dietro queste bellezze ci sono ore e ore di allenamento».
A gestire la compagnia del Rony Roller è la nona generazione della famiglia circense, da tempo al centro di controversie legate alla spettacolarizzazione di animali selvatici durante tutte le tappe dei loro tour. Una forma di intrattenimento ancora lecita in Italia e in altri paesi europei.
Nonostante i tanti appelli giunti dai rappresentanti dei governi a Strasburgo, recentemente la Commissione Europea ha fatto sapere che non interverrà sulla presenza degli animali selvatici nei circhi: essendo una «questione di coscienza», devono intervenire i singoli stati, e l'Italia non ha ancora detto al sua in tal senso.
Al contrario di altre compagnie che hanno ridotto o eliminato l'impiego di animali selvatici per i loro spettacoli, coma ha fatto per esempio il Circo nazionale Lidia Togni nella sua tappa di Napoli, il Rony Roller ha sempre rivendicato la presenza di elefanti e grandi felini come tigri e leoni nei suoi spettacoli e nella vita dell'artista circense in generale.
Il Rony Roller Circus non ha mai negato il rapporto strettissimo che lega la sua arte alla spettacolarizzazione dei selvatici, anzi, lo ha sempre evidenziato e incentivato anche nella promozione della sua immagine presso il pubblico sui social e nelle locandine, finendo per questo al centro di numerose polemiche.
Polemiche destinate a infiammarsi ancora di più nonostante la "benedizione papale" ricevuta oggi in Vaticano.