È stata chiamata Pandina, per via del suo mantello bianco e nero, la gatta di circa due anni salvata a Città della Pieve, in Umbria, in gravi condizioni e portata a Roma. Ora cerca un’adozione del cuore.
A raccontare la sua storia è la persona che l'ha salvata, Sabrina Ferraioli, che dal primo incontro con lei, ha deciso di prendersene cura: «Faccio spesso gite da Roma all’Umbria con mio marito – spiega a Kodami – . A Ferragosto, in particolare, abbiamo fatto visita a un ristorante in cui eravamo stati altre volte, a Città della Pieve e che ricordavamo perché nelle sue vicinanze c’erano numerosi gatti».
La coppia però, il 15 agosto, trova il locale chiuso e i gatti in difficoltà: «Non mangiavano da tempo e faceva molto caldo – racconta Ferraioli – con l’aiuto di alcuni volontari di zona ho deciso di prendermene cura». Sabrina intensifica così le sue visite in Umbria e, tra i gatti, ne nota una in evidente difficoltà: «Camminava male, trascinandosi una zampa – racconta –. Ho avuto subito l’impressione, poi confermata dal veterinario, che fosse stata investita».
Ferraioli continua a prendersi cura dei gatti e soprattutto di Pandina, come l’ha subito chiamata, facendo numerose incursioni in Umbria. Fino a quando, alla fine dell’estate inizia a pensare di portare la gatta con sé a Roma: «Gli altri erano in salute e assistiti dalle associazioni del posto, ma lei? Avevo paura che non ce la facesse con l’arrivo del freddo».
Sabrina decide così di prendere Pandina con lei e tornare ad Ardea, alle porte Roma: «Il veterinario da cui l’ho portata ha dovuto amputarle l’arto, perché era irrecuperabile – spiega –. Ma Pandina, nonostante questo, è autosufficiente. Ama giocare e saltare. Non ha bisogno di nessun particolare impegno sanitario rispetto a un qualsiasi altro gatto».
Per Pandina ora Ferraioli sta cercando un’adozione del cuore, con il supporto della colonia felina “I gatti di Tor Pignattara”, che ogni giorno condivide sulla sua bacheca appelli per aiutare gatti salvati da situazioni di pericolo e maltrattamenti a Roma e non solo.
Pandina, dunque, è una tripode, così come la gattina Mirtilla, salvata dalla strada a cinque mesi e portata al Rifugio del Cane San Francesco, in Campania.
«Aiutiamo queste creature, non voltiamoci mai dall’altra parte. Se io l’avessi fatto non so cosa sarebbe stato di Pandina, da sola non sarebbe sopravvissuta»: è l’appello di Sabrina Ferraioli.
Chi volesse candidarsi ad adottare Pandina può contattare i numeri 347 0459494 e 333 4283821. Sarà data priorità alle richieste provenienti da Roma e provincia.