Niente più carrozzelle in giro per Palermo, ma solo quando fa troppo caldo. A stabilirlo è stato il sindaco Leoluca Orlando in un’ordinanza che cerca di aiutare i cavalli dei vetturini che, nei giorni scorsi, sono stati colpiti dalle forti ondate di calore. Due sono morti in pieno centro. Ma per gli animalisti dell’Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali, tutto questo è insufficiente.
Il provvedimento vieta la circolazione dei cavalli per le attività di traino di carrozze per trasporto passeggeri o calessini omologati con il solo vetturino nel caso in cui la temperatura sia pari o superiore a 35 gradi. «L'ordinanza – ha detto l'assessore ai diritti degli animali Toni Sala – ha l'obiettivo di tutelare la salute dei cavalli, specie nei giorni in cui le temperature saranno più elevate. Il Comune di Palermo ha a cuore il benessere degli animali e per questo istituiremo un tavolo tecnico con gli animalisti, i veterinari, i volontari e i portatori di interesse così da raccogliere idee e suggerimenti da far confluire in un apposito regolamento a cui i nostri uffici stanno già lavorando. Istituiremo regole chiare ed efficaci».
«Immaginano il sindaco e l’assessore ai diritti degli animali cosa significa per un cavallo trascinare una carrozza sotto il sole cocente per la città, sull’asfalto bollente?», si domanda Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa. «Palermo, oltre a non avere ancora un Regolamento per la tutela degli animali, sembra essere il fanalino di coda nella classifica delle città che ancora utilizzano questo anacronistico mezzo di trasporto a uso dei turisti – aggiunge – A Roma, per esempio, il Regolamento comunale a tutela degli animali blocca le carrozze dalle 13 alle 17 dal 1° giugno al 15 settembre». Per l’Oipa «è tempo di abolire la circolazione delle carrozzelle su tutto il territorio nazionale con una riforma del Codice della strada che abolisca i veicoli a trazione animale e che risolva i problemi dei cavalli delle carrozze una volta per sempre in tutta Italia». Secondo Comparotto «occorre abbassare subito, e di molto, la temperatura limite prevista dalla cosiddetta ordinanza anticaldo del sindaco di Palermo se davvero si vogliono tutelare i poveri cavalli».