Neppure temperature oltre i 40 gradi e siccità fermano l’attività delle carrozze trainate da cavalli in Sicilia. Con conseguenze drammatiche per gli animali: è notizia di ieri che a Palermo, nella centralissima e caldissima via Venezia, un cavallo è stramazzato al suolo mentre trainava una carrozza con a bordo alcuni turisti.
La scena è stata notata (e fotografata) da numerosi passanti, che hanno immediatamente chiesto l’intervento dei vigili urbani. A nulla sono serviti i tentativi del cocchiere di far rialzare il cavallo, ma neppure l’intervento della polizia municipale è stato risolutivo. Gli agenti hanno infatti accertato che, di fatto, il proprietario della carrozza non stava violando alcuna legge. L’unica ordinanza attualmente in vigore per tutelare i cavalli delle botticelle è infatti quella adottata dal Comune di Palermo, che prevede che le carrozze non possano circolare in strada tra le 13.30 e le 15.30, divieto esteso dalle 12.30 alle 16 in caso di allerta meteo "rischio 3”.
Nell’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lagalla il 17 giugno, inoltre, si dispone che fino al 30 settembre l’attività lavorativa dei cavalli non può superare le 8 ore quotidiane, e che i cavalli debbano sostare 15 minuti ogni due ore in zone ombreggiate. A bordo della carrozza deve inoltre essere disponibile una scorta di acqua non inferiore ai 10 litri, e il conducente deve tenere un diario di bordo sulle corse e relative soste.
Il problema alla base però resta: a poco servono ordinanze e provvedimenti ad hoc se la circolazione delle carrozze trainate da cavalli continua a essere consentita in un’epoca in cui le temperature sono molto alte già a partire dalla primavera e fino ad autunno inoltrato, con gli animali sfruttati per scarrozzare intere famiglie su strade assolate e roventi. Da tempo le associazioni per i diritti animali chiedono che vengano abolite a livello nazionale, ma nulla ancora è stato fatto nonostante le promesse.
A metà luglio da Roma è arrivato un messaggio forte: l’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione che impegna il sindaco e la giunta a «prevedere delle valide alternative alla trazione animale delle botticelle di Roma, e riconvertire le licenze dei vetturini evitando quindi ricadute sul piano occupazionale», ma si tratta appunto di una mozione. Il che significa, come sottolinea l’Oipa, che «è una mera manifestazione d'intenti, seppur apprezzabile, e non modifica nulla nell'attuale scenario. Si è presentato questo documento come se l'abolizione delle botticelle fosse cosa fatta, ma purtroppo non è così e la strada verso questo traguardo è ancora in salita».
Nel frattempo l’invito rivolto a cittadini e turisti dalle associazioni è quello di evitare di utilizzare le carrozze, e di segnalare alle forze dell’ordine se si avvistano vetture trainate da cavalli in circolazione sotto il sole, nelle ore più calde della giornata e in caso di maltrattamenti.