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6 Dicembre 2022
16:39

Paky, il cane preso a colpi di fucile ora sta bene e cerca casa

Paky è un meticcio di un anno che è stato trovato in strada sanguinante da una volontaria in provincia di Avellino. È stato sparato da un fucile da caccia, ma ora è guarito e cerca casa.

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«Era ricoperto di sangue e l'ho portato subito da un veterinario. Solo dopo una radiografia abbiamo capito che gli avevano sparato». Con queste parole Teresa Testa, volontaria della città di Avellino, commenta a Kodami il ritrovamento di Paky, un meticcio di un anno dal manto nero che ha notato sulla Strada Statale che porta al canile di Altavilla circa un mese fa.

Osserviamo Paky attraverso le foto della volontaria e subito capiamo quanto velocemente questo animale sia riuscito a riprendersi dopo un evento traumatico di questa portata. Gli occhi vispi e attenti di chi sa che il peggio è alle spalle e può solo sperare in un futuro migliore. Così appare oggi il meticcio salvato da morte certa. Eppure, poco più di 3 settimane fa negli stessi occhi erano visibili due dolori che difficilmente avrebbe pensato di poter cancellare: il dolore fisico delle ferite e quello affettivo dell'abbandono.

«Sono andata al canile di Altavilla a portare delle coperte – racconta Teresa Testa – Sulla via per per ritornare a casa ho visto a bordo strada un cane dal manto nero nero raggomitolato che aveva tirato su la testa. Nonostante ce ne siano molti di cani per strada da quelle parti, questo in particolare mi aveva colpito. Sembrava avere un atteggiamento tipico di quei cani malati e impauriti. Per questo motivo ho accostato e mi sono avvicinata a lui. Immediatamente ho notato del sangue su una zampa e la prima cosa che ho fatto è versarci un po' di acqua sopra per pulire la ferita. Fatto questo ho notato ho notato la gravità delle ferite dell'animale, non potevo lasciarlo lì, l'ho preso con me in macchia e l'ho portato subito dal veterinario».

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Una corsa alla clinica più vicina e poi l'esame approfondito del medico che nota qualcosa di strano: al cane manca un pezzo della coda, probabilmente tagliato, e le ferite riportate sembrano tanti piccoli fori. Una volta bloccata l'emorragia Paky è rimasto in osservazione per diverso tempo, non prima di una radiografia che ha confermato i timori del veterinario e della volontaria: il cane mostra in diverse parti del corpo tanti piccoli pallini, di quelli presenti nelle munizioni usate dai cacciatori.

«I pallini non possono essere rimossi perché sono troppi – riporta la volontaria – In ogni caso il veterinario non ha ritenuto necessario toglierli poiché non hanno leso gli organi vitali. Dice che si sono "incapsulati" all'interno dei tessuti, fondamentalmente sono dormienti e non costituiscono un pericolo per il cane».

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Sono passate diverse settimane dall'accaduto e l'unica cosa che conta ora per Paky è che abbia ripreso completamente le forze e sia ritornato a giocare, corre e saltare, proprio come conferma Teresa Testa: «È completamente guarito e ora è a casa con me. Purtroppo però non posso tenerlo perché starebbe sempre da solo, per cui l'ho portato in uno stallo che ho provveduto io stessa a pagare. La scorsa settimana, però, è riuscito a fuggire, forse perché non abituato al nuovo ambiente. Siamo riusciti a ritrovarlo dopo un giorno e ora è nuovamente a casa mia».

Paky, dunque, ora cerca casa, un posto stabile con una famiglia che possa prendersi cura di lui. «Vorrei lanciare un appello per chiunque stia cercando un cane in adozione – conclude la volontaria – Paky è un cane buonissimo e si è abituato sin da subito a stare in casa, fare i suoi bisogni in giardino e passeggiare con il guinzaglio. È microchippato e vaccinato, è molto tranquillo e apprezza anche la presenza di gatti, insomma è un compagno perfetto».

Per informazioni su Paky è possibile contattare Teresa Testa al 320 708 4444.

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