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Pablo è un simil Husky di due anni trovato vagante a Trani nel giugno del 2022 da una volontaria del posto. Ma Pablo non era un cane di quartiere, tant'è che un umano di riferimento è stato rintracciato e l'uomo ha deciso di rinunciare a lui.
A raccontare a Kodami la sua storia è Maria Giovanna Cortellino: «Pablo è uno di quegli acquisti scellerati nati da cucciolate casalinghe, senza alcun criterio e consapevolezza. Ha vissuto in un contesto urbano, ma non non è mai entrato in casa. Non ha mai visto il mondo fuori, se non per brevi uscite nei suoi primi mesi di vita per poi finire relegato sul balcone − spiega la volontaria − Dunque i suoi primi imprinting sono stati non edificanti e decisamente ascrivibili a una situazione di maltrattamento. Ovviamente poi la gestione è passata "alla nonna che ha la campagna", e lì ha patito la solitudine. Scappava spesso perché è agilissimo (motivo per cui le recinzioni di un eventuale giardino devono essere a prova di canguro) e in una di queste volte ha rischiato di essere investito».
L'associazione si è così fatta carico della vita e del futuro di Pablo, con l'intenzione di garantirgliene uno migliore: «Lo abbiamo messo in pensione e da una decina di mesi ho iniziato ad occuparmene personalmente − continua Maria Giovanna − guidata dalla mia formatrice del corso educatori Aieci. Le occasioni di lavoro non possono essere moltissime, ma le esperienze su misura per lui sono comunque di aiuto. È un cane che patisce enormemente il box, ma è attento, collaborativo, assetato di relazione. Sono certa che nella giusta famiglia e con i giusti riferimenti può davvero migliorare e venir fuori per il cane che è davvero. Si lega a trama stretta a chi lo segue e in contesti tranquilli, si gestisce bene al guinzaglio».
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Secondo la valutazione della volontaria, Pablo è un cane con una bella personalità che non avendo fatto esperienze sociali, non ha potuto costruire alcuna strategia di comunicazione: «Si mostra molto insicuro in luoghi troppi urbanizzati. In quei contesti l’ansia sale parecchio e lo blocca − spiega la volontaria − Ha delle buone aperture sociali però con i suoi simili e sicuramente vivere con un cane competente potrebbe essergli di grande sostegno».
«Il contesto giusto per Pablo potrebbe essere una vita in un luogo non troppo urbanizzato, con la presenza di un giardino che potrebbe essergli di aiuto nel gestire i primi tempi di inserimento poiché l’unica parte di una casa che ha vissuto è stato il balcone. Ha necessità di passeggiare in luoghi tranquilli e trarne appagamento. Va benissimo una famiglia, meglio se composta da tutte persone adulte. Una famiglia che non sia però alla sua prima esperienza e che voglia proseguire il percorso educativo iniziato qui con lui», conclude la volontaria.
Per informazioni su Pablo contattare Maria Giovanna Cortellino al 3480358391 oppure inviare una e-mail all'indirizzo mg.cortellino@gmail.com
