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21 Dicembre 2023
12:36

Otto scheletri umani e resti animali: scoperta una camera funeraria in una grotta di Tulum

Gli archeologi dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico hanno scoperto dietro un macigno una particolare grotta contenente una camera funeraria nella città maya di Tulum. All’interno, oltre a reperti umani, sono stati trovati ossa di diversi mammiferi, uccelli, rettili e anfibi, nonché resti di pesci, molluschi e crostacei.

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Gli archeologi dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico hanno compiuto una scoperta straordinaria: spostando un macigno appoggiato ad una parete hanno rinvenuto un’intera camera funeraria in una grotta nel cuore della città maya di Tulum, famosa per le antiche rovine. All’interno sono stati trovati resti umani e di numerosi animali appartenenti alle specie più disparate. A dare la notizia è stato il governo messicano, entusiasta per il ritrovamento che fa luce sulla vita e le pratiche funerarie degli antichi abitanti della regione.

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La scoperta è stata fatta durante uno studio approfondito nell’area murata tra il Tempio delle Colonne e il Tempio di Halach Uinic, dove gli archeologi hanno individuato la grotta nascosta dal masso. Una volta all’interno, gli studiosi si sono trovati di fronte a dei resti umani disposti in modo insolito, che hanno sollevato nuovi interrogativi sulla ritualità funeraria dei Maya: la parte inferiore dei corpi si trovava al di fuori di alcune cavità scavate nella roccia, mentre la parte superiore era posta all’interno.

L’interno della grotta è suddiviso in due camere (una meridionale e l’altra settentrionale) dalle dimensioni di appena 3 metri per 2 e un’altezza media di 50 centimetri. All’interno sono state trovate ben otto sepolture, appartenenti ad esseri umani adulti, straordinariamente conservati grazie alle condizioni ambientali stabili all’interno della grotta. Oltre a questi, sono stati trovati resti di diversi animali: mammiferi come cani, topi, opossum, pipistrelli, cervi, paca, armadilli, tapiri e pecari, uccelli come galliformi, passeriformi, pellicani, picchi e gabbiani, rettili tra cui iguane e tartarughe sia marine che terrestri, rane e pesci tra cui squali, barracuda, cernie, aquile di mare e pesci palla, crostacei come granchi e cirripedi e infine gusci di lumaca.

Oltre ai resti biologici sono stati rinvenuti anche frammenti ceramici del periodo tardo postclassico (1200-1550 d.C.) tra cui un mortaio impiegato nella preparazione di alimenti. Tutti questi reperti forniscono degli affascinanti indizi sulla vita quotidiana del popolo Maya e il suo rapporto con la fauna locale, tuttavia restano ancora numerosi interrogativi irrisolti. Chi erano le persone sepolte nella grotta e perché ci fosse una tale quantità di resti animali sono misteri affidati agli archeologi.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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