Il Comune di Roma pubblica l’avviso di manifestazione di interesse per l’ampliamento del canile Muratella e la realizzazione dell’ospedale veterinario, avviando un’indagine di mercato per capire quali e quanti operatori siano interessati a condurre i lavori.
L’avviso, sottolineano dal Comune, ha uno «scopo esplorativo, finalizzato alla semplice richiesta di manifestazione di interesse», il che significa che il progetto è ancora lontano dall’avere tempi certi di realizzazione, ma quantomeno getta le basi per la progettazione esecutiva di quello che, nelle intenzioni dell’amministrazione capitolina, sarà il primo ospedale veterinario pubblico d’Italia. L’importo complessivo stimato è compreso tra i 4.350.000 e i 4.650.000 (Iva esclusa).
Nella determinazione dirigenziale del direttore del Dipartimento Tutela Ambientale si chiarisce che il progetto «prevede la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica destinati a ricovero per cani e locali accessori. Prevede inoltre la riqualificazione dell'edificio centrale esistente con la realizzazione di un ospedale veterinario, nonché alcuni interventi di riqualificazione dei ricoveri già esistenti. Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate entro il 6 novembre tramite la piattaforma digitale TuttoGare, e gli operatori selezionati saranno poi invitati a una «procedura negoziata senza bando» per la scelta finale.
La realizzazione dell’ospedale veterinario alla Muratella era stata annunciata a inizio 2022, e un anno fa, a novembre 2022, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva confermato che la Giunta aveva avviato l’iter necessario a trasformare il progetto in realtà: «È un impegno importante che avevamo preso con la città e che oggi comincia a concretizzarsi», aveva detto Gualtieri, ricordando che il nuovo ospedale occuperà spazi attualmente non utilizzati e prevederà, tra le altre cose, un pronto soccorso attivo 24 ore su 24, una dotazione di strumenti all’avanguardia, laboratori di diagnostica e analisi, sala gessi, due sale operatorie, un locale per la degenza post-chirurgica e per la terapia intensiva. È prevista, inoltre, un’area da utilizzare in caso di necessario isolamento di cani con malattie trasmissibili.
La pubblicazione dell’avviso pubblico ha quindi confermato che, almeno su carta, il Comune di sta muovendo. E dalle associazioni che si occupano di benessere animale e difesa dei diritti animali è arrivato il plauso, pur con qualche riserva e raccomandazione: «Auspichiamo che i lavori di miglioramento della struttura possano iniziare presto, anche se la vera esigenza ora, e da tempo, sta nella necessità di adottare misure che consentano un più efficace accudimento degli animali, dal punto di vista sanitario e da quello della gestione ordinaria dei loro bisogni – ha fatto sapere l’Oipa – Il benessere di cani e gatti dovrebbe venire prima di tutto, e questo significa sempre migliori condizioni di vita e il potenziamento delle cure sanitarie nell’ordinaria amministrazione, al di là degli ampliamenti strutturali».