Il corpo di un orso morto è stato ritrovato in Val di Non. Ne dà notizia la stessa Provincia Autonoma di Trento in una nota nella quale spiega che l'animale è stato rinvenuto in un frutteto a ridosso dei boschi di Cis.
«Il decesso è probabilmente avvenuto nei giorni scorsi – hanno ipotizzato dalla Provincia – Le cause della morte, non ipotizzabili ad una prima analisi visiva, saranno accertate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie».
Il timore è che per rendere pubblici i risultati dell'esame necroscopico possano volerci quasi un anno come è stato per l'orsa F36, il cui corpo è stato trovato il 27 settembre 2023 ma il responso dell'autopsia è arrivata solo ad agosto di quest'anno. Come già ipotizzato nei mesi precedenti dalle associazioni di tutela animale che avevano chiesto di partecipare all'esame, l'orsa è stata uccisa da un colpo d'arma da fuoco, probabilmente a seguito di un episodio di bracconaggio.
Il ritardo con il quale è stato reso di dominio pubblico questo dato accomuna F36 a MJ5. Quest'ultimo era stato portato l'11 ottobre 2023 all'Istituto competente per l'autopsia, tuttavia i risultati non sono mai stati diffusi dalla Provincia, ma dai documenti della Procura di Trento con cui la pm a luglio di quest'anno ha richiesto l'archiviazione per la denuncia di omicidio colposo nei confronti del presidente Maurizio Fugatti, e del sindaco di Caldes, Antonio Maini, in relazione alla morte di Andrea Papi.
Secondo quanto emerso, anche MJ5 non è morto per cause naturali. Questo spiegherebbe i ritardi nella comunicazione dell'esame necroscopico che invece non si sono avuti con l'orso M62. Il plantigrado era stato trovato senza vita ad aprile 2023 e ad agosto la Provincia aveva fatto sapere con una nota che è stato ucciso da un altro orso. Quindi solo 4 mesi dopo il recupero del corpo, contro gli 11 mesi impiegati per F36 e l'attesa che formalmente ancora sussiste con MJ5.
Altro dato da rilevare, fornito dalla Provincia stessa è che nel caso di M62 subito era stata ipotizzata la morte per causa di un altro plantigrado, come si legge nella nota: «Le ferite sulla carcassa di M62, ritrovato morto sul gruppo del Brenta – sopra il lago di Molveno – sono probabilmente da attribuire all’attacco di un maschio di orso adulto. L’ipotesi è avanzata dal Corpo forestale trentino, intervenuto per la rimozione dell’animale e per i necessari accertamenti dopo la segnalazione di alcuni escursionisti».
Al contrario, come era stato sia per F36 che per MJ5, anche ora per l'orso di Cis, la Provincia preferisce tacere sulle ipotesi.