Un orso polare ha attaccato e ucciso due persone nella città di Wales, nell'Alaska occidentale. Secondo le prime ricostruzioni dell'Alaska State Troopers, verso le ore 14 di martedì 17 gennaio 2023 l'orso si è avvicinato alla città di appena 150 persone e ha inseguito diversi residenti.
Tra coloro che si sono trovati faccia a faccia con l'animale selvatico ci sono anche le due vittime: una donna e un ragazzo minorenne di cui le autorità non hanno ancora reso noti i nomi. L'orso è stato poi ucciso da un altro abitante di Wales presente al momento dell'aggressione.
Per adesso le autorità non sono ancora riuscite a raggiungere la remota comunità dell'Alaska, tuttavia gli agenti si stanno coordinando con il Dipartimento di Pesca e Selvaggina dello Stato per cercare di inviare personale a Wales non appena le condizioni meteo lo permetteranno.
Non è la prima volta che vengono avvistati orsi polari nella zona. Secondo l'Alaska Department of Fish and Game, in inverno gli orsi polari possono spingersi fino all'isola di San Lorenzo, o ancora più a sud.
Studi genetici hanno dimostrato che esistono ben 19 popolazioni distinte di orsi polari. I maschi possono arrivare a pesare fino a 1.200 chili, le femmine fino a 700 chili, e non hanno predatori naturali oltre all'essere umano che distruggendone l'habitat sta mettendo a rischio la sopravvivenza della specie.
A causa dello scioglimento dei ghiacci e del progressivo aumento delle temperature, gli orsi sono catalogati come "vulnerabili" dall'Unione internazionale della natura (Iucn). Non è però l'unica minaccia: anche l'inquinamento, l'estrazione di petrolio e gas sono critici per la sopravvivenza e non aiuta nemmeno il bassissimo tasso riproduttivo di questo animale, probabilmente uno dei minori tra i mammiferi.
Con il progressivo ridursi del loro habitat le occasioni di incontro con gli esseri umano rischiano di farsi sempre più frequenti, ed episodi tragici come quello avvenuto a Wales rischiano di non restare casi isolati. Gli orsi polari, come gli altri animali selvatici, tendono a restare lontani dagli ambienti antropici, tuttavia spinti da un fenomeno estremo come il discioglimento dei ghiacci rischiano di arrivare sempre più a ridosso dei villaggi umani.