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9 Giugno 2024
18:00

Orso marsicano trovato morto in Abruzzo: cause in corso di accertamento

Un orso marsicano è stato trovato morto nell'area contigua del Parco nazionale d'Abruzzo, precisamente all’interno della Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera.

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Un orso bruno marsicano è stato trovato morto in Abruzzo. È successo sabato 8 giugno 2024 all’interno della Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera, a Scanno, nell'area contigua del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

L'animale, come ha comunicato l'Ente Parco, è stato trovato da alcuni escursionisti che giunti nell'area pic-nic che ne hanno segnalato la presenza alle Forze dell'ordine. La Centrale operativa del 112 ha quindi allertato la pattuglia del Nucleo Carabinieri Forestali di Sulmona e il direttore del Parco, Luciano Sammarone, che sono intervenuti insieme ai Guardiaparco, al Servizio Veterinario del Parco e ai tecnici della Riserva Monte Genzana.

L'esemplare era un orso maschio adulto, di almeno 10 anni, la cui morte dovrebbe risalire a meno di 24 ore precedenti al momento del ritrovamento. Dalla prima ricognizione cadaverica svolta dalla veterinaria Vincenza Di Pirro sono emersi alcuni segni che potrebbero far pensare a una competizione fra orsi. «Siamo nel periodo degli amori – ha spiegato l'Ente – e tale elemento è suffragato anche dalla presenza nelle immediate vicinanze di numerosi ciuffi di pelo di orso, che sono stati repertati e raccolti per essere inviati all’ISPRA per l’analisi genetica».

Il corpo dell'orso è stato sottoposto a sequestro da parte dai Carabinieri Forestali e dai Guardiaparco, per poi essere prelevato e trasportato all’Istituto Zooprofilattico di Teramo questo lunedì mattina.

«Solo attraverso gli accertamenti che saranno svolti sia presso la Clinica di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo, sia presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo sarà possibile stabilire le reali cause di morte ed escludere eventuali avvelenamenti o atti di bracconaggio», concludono dal Pnalm.

Quella di orso bruno marsicano è la sottospecie di orso più rara al mondo, è endemica dell'Appennino centrale italiano, e ne rimangono tra i 50 e i 60 individui. La presenza di questa specie, importante anche per la biodiversità del territorio, è tutelata dalle autorità e dalle amministrazioni locali che in qualche caso ne hanno fatto un simbolo e un'attrazione turistica.

In Abruzzo c'è una grande tolleranza nei confronti degli orsi, ma questo non è vero ovunque sull'Appennino. Nelle aree esterne al Parco, in cui l'economia è maggiormente legata ad agricoltura e allevamento, l'orso è visto come una minaccia. Noi di Kodami lo abbiamo visto quando siamo andati sulle tracce dell'orsa Amarena, uccisa la notte del 31 agosto 2023 da un colpo di fucile mentre si trovava nel pollaio di un commerciante di San Benedetto dei Marsi.

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Ora starà agli esperti dell'Izs di Teramo accertare se l'orso trovato nel territorio di Scanno è una nuova vittima dell'uomo, o se la sua morte è avvenuta in conseguenza della lotta tra maschi nella stagione degli amori.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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