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17 Novembre 2022
12:43

Orso marsicano avvistato a Capracotta. Il Sindaco: «Niente paura, è una buona notizia»

Un orso bruno marsicano è stato avvistato a Capracotta, provincia di Isernia. Per il Sindaco e la sua comunità si tratta di una notizia che conferma la «straordinaria qualità dell’ambiente dove abbiamo il privilegio di vivere».

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Un orso bruno marsicano è stato avvistato a Capracotta, provincia di Isernia. La segnalazione è avvenuta all'interno della piccola comunità molisana, composta da poco più di mille abitanti, ed è arrivata sino al Sindaco.

Il primo cittadino di Capracotta, Candido Paglione, ha subito commentato l'accaduto sui suoi social invitando la popolazione a non farsi prendere dalla paura: «Senza creare inutili allarmismi e neanche ingiustificate forme di entusiasmo, si tratta comunque di una buona notizia che, se confermata, avvalorerebbe ancora di più le nostre convinzioni sulla straordinaria qualità dell’ambiente dove abbiamo il privilegio di vivere».

Mentre i residenti nei Comuni del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise sono ormai abituati alla presenza degli orsi bruni marsicani, altre comunità sperimentano per la prima volta dopo decenni il ritorno di questa specie nei loro territori.

parco abruzzo cartografia
Isernia si trova al di fuori dei limiti del Parco nazione d’Abruzzo, Lazio e Molise (Fonte: il Parco)

Questa sottospecie di orso autoctona dell'Italia dopo essere arrivata quasi sull'orlo dell'estinzione, è stata oggetto di un programma che ha aiutato la popolazione a crescere, e oggi si contano tra i 50 e i 60 individui. L'aumento della popolazione ha portato l'orso a colonizzare aree dalle quali era quasi scomparso, come segnalato nel più recente Rapporto Orso che si è concentrato sul monitoraggio degli orsi proprio nei territori esterni al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Dal report è emerso che ben 54 genotipi sono stati individuati fuori dal Pnalm, segnale che l'areale degli orsi è in espansione.

Non deve quindi stupire che piccole comunità vicine al Parco stiano sperimentando il fugace passaggio di questa specie. Ancora di più quando in presenza di località come Capracotta, tra le più alte dell'Appennino e nota come "il paese delle bufere", tanto da aggiudicarsi nel 2015 il Guinnes dei record per la più abbondante nevicata in poche ore. Dopo il passaggio nelle vicinanze del centro abitato di Capracotta, l'orso si è allontanato dagli ambienti più urbanizzati verso le vette del Colle Cornacchia.

Nonostante le tante speculazioni rispetto alla possibile identità dell'orso, è possibile ipotizzare che si tratti di un individuo giovane, oppure di una femmina adulta. Sono queste le due tipologie di orsi a frequentare più spesso i centri abitati, nel tentativo di sfuggire alla competizione territoriale con i maschi adulti. E sono anche le categorie che tendono più spesso a diventare confidenti, a perdere cioè la naturale ritrosia nei confronti dell'essere umano.

Quello avvistato a Capracotta però non era un individuo confidente, poiché è entrato in città in orario notturno, non è rimasto a lungo ai limiti della città, e ha prudentemente evitato il contatto con persone e animali domestici per tornare poco dopo nel suo habitat. Insomma, non si deve temere un nuovo "Juan Carrito molisano", l'orso marsicano famoso per la sua estrema confidenza nei confronti dell'essere umano, oggi tornato in natura dopo un lungo lavoro di reintroduzione da parte degli esperti.

Questo episodio, tuttavia deve portare le amministrazioni di tutti i territori potenzialmente interessati dal passaggio dei marsicani a ripensare le loro città, sfruttando il periodo di ibernazione invernale durante il quale gli orsi si muoveranno pochissimo. La sfida per la primavera è quindi quella rendere sempre più comunità, anche al di fuori dei Parchi, "a misura d'orso".

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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