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26 Maggio 2021
14:45

Orsi in Trentino. Maurizio Fugatti è sotto scorta. #Stopcasteller prende le distanze da atti di violenza

Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti sarà da oggi sotto scorta a seguito di un'escalation di minacce denunciate dal Commissario del Governo Sandro Lombardi. La decisione avviene dopo un anno difficile per la gestione leghista degli orsi trentini, ma gli attivisti di #Stopcasteller prendono le distanze dagli atti di violenza.

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Da oggi al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, verrà assegnata una scorta. A comunicarlo è il Commissario del Governo per il Trentino Sandro Lombardi, sottolineando che il provvedimento è stato preso «in relazione all'escalation di insulti, minacce ed attacchi ritenuti pesanti e preoccupanti in ragione alle problematiche inerenti la gestione dei grandi carnivori, ed esternati pubblicamente anche nell'ultima manifestazione degli animalisti».

Maurizio Fugatti si dice fermo sulle sue posizioni e dichiara in un comunicato stampa: «Tale assegnazione non cambierà nulla per quanto riguarda la mia attività istituzionale. Per quanto riguarda le minacce, continuerò a prendere le decisioni e le scelte che mi competono senza farmi condizionare e sempre e solo nell'interesse della comunità trentina».

Un anno complicato per la gestione degli orsi in Trentino: dal Cites al trasferimento di DJ3

La gestione degli orsi da parte della giunta guidata dal leghista Maurizio Fugatti è stata più volte contestata negli ultimi mesi dagli attivisti di diverse associazioni. A partire soprattutto dal report compilato dai Carabinieri del CITES lo scorso ottobre, secondo il quale gli animali ospitati nel recinto del Casteller vivono «in una situazione di stress psico – fisico molto severa, dovuta in primis alla forzata e stretta convivenza». Da allora sono state numerose le azioni organizzate sul territorio provinciale per dimostrare dissenso rispetto alle scelte della Provincia.

A pochi giorni dopo la notizia del report del CITES,  gli attivisti di#Stopcasteller avevano organizzato una manifestazione con l'obiettivo di mettere i bastoni tra le ruote alle azioni della giunta. La protesta ha poi avuto un seguito con la pubblicazione del video di un'incursione presso la struttura di Trento e con l'ultima manifestazione del 10 aprile, pochi giorni prima che la Provincia autonoma, senza fare dichiarazioni ufficiali, trasferisse DJ3, uno dei 3 orsi ospitati al Casteller, in un parco faunistico della Germania meridionale.

#Stopcasteller prende le distanze dalla violenza

Gli attivisti di #Stopcasteller, organizzatori delle manifestazioni "Smontiamo la Gabbia" avvenute negli ultimi mesi in Trentino, pubblicano un comunicato stampa in cui si dichiarano contro ogni tipo di violenza e prendono le distanze da quanto accaduto: «Come intuibile dal nome, la campagna #StopCasteller rifiuta quella gabbia che è il Casteller e contesta le politiche segregazioniste dell’attuale giunta, sorde alla possibilità di una convivenza con gli altri animali, con i quali condividiamo il territorio. La contestazione è quindi politica. E per questo mai è scesa sul personale, minacciando l’incolumità fisica di chicchessia».

Gli attivisti, che poche settimane fa avevano preso pubblicamente le distanze dalla manifestazione animalista del 2 maggio, sostengono inoltre che possa esserci della confusione tra le azioni di #Stopcasteller e quelle portate avanti da altre associazioni: «I giornali hanno insinuato un collegamento fra le minacce ricevute da Fugatti e la nostra campagna per la liberazione degli orsi: viene il dubbio che, in questa operazione politico-mediatica, l’interesse non sia volto a capire come si sono svolti i fatti (chi ha minacciato e quando), ma la confusione di informazioni sia piuttosto funzionale alla criminalizzazione della campagna e alla vittimizzazione dei politici al potere, che in questo modo si trincerano ancora di più nel Palazzo, con tanto di scorta armata».

Anche Ornella Dorigatti, delegata OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Trento prende le distanze da quanto accaduto: «Apprendiamo che il presidente Fugatti è sotto scorta, a causa di presunte minacce subite da persone che dicono di difendere gli orsi. La scrivente associazione condanna qualsiasi tipo di violenza e minaccia, quindi siamo lontani da chi, eventualmente, abbia posto tali minacce. Ribadiamo che la situazione di gestione degli orsi del Casteller è barbara e incivile e questa violenza perpetrata agli animali genera altra violenza in persone che non hanno l’equilibrio nel protestare contro queste barbarie. Noi proseguiremo la nostra protesta e richiesta di liberazione degli orsi, sempre nel rispetto della legalità».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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