38 uccelli vivi sono stati salvati dai bracconieri in Sicilia durante l'operazione Adorno. Una persona arrestata per detenzione di arma clandestina, 8 denunciati persone per detenzione illecita di specie protette, sequestrati 3 fucili con matricola abrasa, oltre a un numero cospicuo di munizioni e 4 reti da uccellagione e trappole. È questo il bilancio dell'operazione condotta nelle province di Reggio Calabria e Messina dal Reparto Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) del Raggruppamento Carabinieri Cites e dal Comando Regione Carabinieri Forestale Calabria.
Tra gli uccelli messi in salvo dai carabinieri c'era anche un falco pecchiaiolo con una evidente ferita da arma da fuoco che è stato immediatamente soccorso e affidato alle cure del Centro di Recupero Fauna Selvatica Stretto di Messina.
Il falco non è l'unica specie a essere finita nelle reti dei bracconieri. Con l'arrivo della stagione migratoria, infatti, grandi concentrazioni di uccelli, tra cui rapaci, cicogne e gru, raggiungono i siti di nidificazione in Europa, attraversando gli stretti di Messina, Gibilterra e Bosforo. Ad attenderli sulle nostre coste, tuttavia, trovano spesso uomini pronti a catturarli per poi rivenderli illecitamente. Come ha segnalato il WWF la pratica illegale dell’uccellagione sta causando un grave danno alla biodiversità in tutta Italia.
A difesa della migrazione, si sono quindi attivate le pattuglie dei Carabinieri Forestali con un capillare controllo del territorio, e impiegando anche Unità cinofile specializzate nella ricerca di armi e munizioni e appositi droni per la ricerca dei bracconieri, con lo scopo di reprimere, ma, soprattutto, prevenire le condotte illecite a danno dell'avifauna selvatica.
In particolare, in provincia di Reggio Calabria è stato arrestato in flagranza di reato un pluripregiudicato sorpreso a detenere un'arma clandestina: un fucile calibro 12 con matricola abrasa carico e pronto all'uso. Indagato per ricettazione, detenzione di arma clandestina, detenzione abusiva di armi e munizioni l'uomo è stato sottoposto a processo per direttissima.
Sono state deferite all'Autorità Giudiziaria 3 persone per detenzione di esemplari di cardellino (Carduelis carduelis), uno degli uccelli più ricercati nel mercato clandestino del commercio di fauna selvatica. Alcuni cardellini sottratti ai bracconieri durante un sequestro a Napoli sono stati protagonisti di un rilascio in natura all'interno del Real Bosco di Capodimonte.
Sono stati salvati e sequestrati anche una coppia di falchi grillai (Falco naumanni) e 4 civette (Athene noctua), tutti privi di anello identificativo e dei certificati Cites necessari per la detenzione in cattività.
Ulteriori controlli in varie località siciliane hanno portato al sequestro di uno storno nero (Sturnus unicolor), 2 gazze (Pica pica), 1 falco di barberia (Falco pellegrinoides) e 1 pappagallo cenerino (P. erithacus) perché privi della certificazione attestante la legale detenzione.
Durante i controlli sono stati, inoltre, sono state rivenute diverse zampe di rapaci, sempre di specie protette, e una pistola ad aria compressa con il relativo munizionamento. Tutti mezzi utilizzati dai bracconieri per il prelievo illegale in natura.