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23 Ottobre 2023
11:55

Oltre il 55% dei voti in Alto Adige ai partiti contrari alla presenza di orsi e lupi

Le elezioni in Alto Adige hanno dimostrato il desiderio dei Bolzanini di affidarsi a una politica di destra indipendentista e contraria alla presenza dei grandi carnivori. Per comprendere i risultati, però, bisogna guardare le percentuali più da vicino.

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orso

Le elezioni di domenica 22 ottobre hanno dimostrato che i bolzanini sono contrari alla presenza di orsi e lupi. L'insieme dei partiti favorevoli all'autonomia decisionale per l'abbattimento dei grandi carnivori da parte della Provincia Autonoma, infatti, ha raggiunto il 56, 2%.

La Volkspartei è ancora una volta la prima forza politica della Provincia Autonoma, ma il 34,5% (13 seggi) è un risultato modesto rispetto al 2018, quando l'SVP aveva sfiorato il 42%. A guadagnare punti è invece il partito di Sven Knoll, ovvero la Süd-Tiroler Freiheit, che ha guadagnato quasi 5 punti, arrivando a un 10,9% (4 seggi) e in campagna elettorale non faceva alcun giro di parole nel dichiarare la propria opinione contro i lupi e contro gli orsi (che, ricordiamolo, sono presenti solo parzialmente e saltuariamente in provincia di Bolzano): «Intere vallate intasate e contadini che devono abbandonare la loro agricoltura alpina a causa di lupi e orsi! Siamo per un Alto Adige senza grandi carnivori», si legge nel programma, pubblicato rigorosamente solo in lingua tedesca.

Seppure con dati minori, va comunque considerato un successo anche il risultato di JWA – Wirth Anderlan (5,9%), che chiedeva: «Totale competenza regionale e la possibilità di intervenire con strumenti di autoprotezione in caso di incontri con animali selvatici».

I Freiheitlichen, autori della petizione «L'orso e il lupo non appartengono alla nostra Terra», si fermano invece a un modesto 4,9% e concludono la lista dei partiti dichiaratamente contrari alla fauna.

Tra i partiti più votati, però, ve ne sono anche due di opinione diametralmente opposta. Il primo in termini di voti è il Team K, di Paul Köllensperger (ex M5s), che ha raggiunto il 10,9% (4 seggi) e, nel suo programma faceva riferimento alla necessità di «arrivare a un diffuso senso di responsabilità individuale per la tutela dell’ambiente in generale e nei rapporti con i grandi carnivori in particolare». Il secondo, invece, è il partito dei Verdi Grüne Vërc che, con il 9% (3 seggi), migliora di oltre due punti rispetto al 2018 e, in campagna elettorale aveva dichiarato di considerare le altre specie come «Esseri viventi con sentimenti e bisogni e nostri coinquilini sul pianeta Terra». Team K e i Verdi, insieme, hanno sfiorato il 20%.

Molti anche i voti per i partiti che il tema degli animali selvatici non lo hanno nemmeno affrontato, oppure lo hanno fatto solo marginalmente. È il caso di Fratelli d'Italia, che ha ottenuto il 6,0% (2 seggi) delle preferenze, il Partito Democratico (3,5% – 1 seggio) e Lega Salvini Alto Adige (3% – 1 seggio).

Male invece per la lista civica Centro Destra, di Filippo Maturi, che aveva presentato due proposte a tutela degli animali d'affezione ma, in questa tornata elettorale si ferma allo 0,6% e, quindi, non ottiene alcun seggio.

Un'analisi territoriale

lupo

Per comprendere a fondo i risultati delle elezioni in Alto Adige bisogna però considerare l'enorme differenza che vi è tra i voti degli abitanti delle città, rispetto alle preferenze riguardanti le vallate situate a Nord Est e a Ovest della Provincia Autonoma. Un dato interessante riguarda, ad esempio, la zona di Castelbello Ciardes, in Val Venosta, ovvero il territorio per il quale l'SVP si è impegnata firmando un provvedimento di abbattimento di due lupi. In questa zona, non molto distante dal confine con la Svizzera, le forze politiche che si sono esposte sul tema dei grandi carnivori, chiedendo maggiore libertà per gli abbattimenti, hanno superato addirittura il 74%.

Risultati simili anche in Valle Aurina, a Selva dei Molini, ovvero il comune interessato dall'ulteriore richiesta di abbattimento dei lupi. In questo caso ci si trova all'altro estremo della Provincia, a pochi passi dal confine con l'Austria, un paese in cui nell'ultimo anno il governo ha autorizzato l'uccisione di ben 4 individui. L‘SVP, insieme ai STF, JWA e i Freiheitlichen, in questa zona rurale dell'estremo Nord, ha sfiorato quota 80%. 

Osservando da vicino i dati del centro urbano più grande della Provincia Autonoma, ovvero Bolzano, si nota però una scelta completamente diversa. In questo caso è Fratelli d'Italia il primo partito (19,9%), seguito dalla Volkspartei, che si ferma al 16%, dal Partito Democratico (12%) e dai Verdi (11,7%). I partiti che dichiarano guerra agli animali selvatici, per quanto riguarda il capoluogo, non raggiungono nemmeno il 20%.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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