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27 Marzo 2023
16:37

Oltre 2.000 teste di ariete mummificate scoperte in Egitto: un sacrificio in onore di Amon-Ra

Recentemente gli archeologi egiziani e americani si sono imbattuti in un nuovo sito in cui è stato possibile estrarre degli animali mummificati, che forniscono nuove prove sullo sviluppo cultuale della religione egiziana attraverso i secoli.

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Una missione archeologica americana della New York University ha appena riportato alla luce, in uno dei templi eretti dal grande faraone Ramses II ad Abydos, circa 2.000 reperti di arieti (Ovis aries) che sono stati sacrificati in onore del dio egiziano Amon-Ra. I loro resti risalgono probabilmente all'epoca tolemaica, che va dal 305 al 30 a.C., e sono probabilmente così numerosi perché l'ariete veniva considerato l'animale sacro del dio e rappresentavano l'emblema della virilità.

I resti mummificati di questi animali erano nella maggioranza dei casi ancora avvolti dai loro involucri di lino e sono stati trovati conservati in una delle sale scoperte di recente all'interno del recinto settentrionale del tempio. Si tratta principalmente di cranii dotati di corna e questo fa presumere che gli animali venissero sacrificati offrendo la carne ai sacerdoti e la testa al tempio, come una sorta di ex voto, ovvero come dono alla divinità.

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Insieme agli arieti, gli archeologi hanno trovato anche un altro gran numero di altri animali, fra cui pecore mummificate, cani, aironi, capre selvatiche, gatti, mucche, gazzelle, falchi e manguste, come ha dichiarato Mostafa Waziri, il segretario generale egiziano del Supremo Consiglio delle Antichità. Questi animali erano una minoranza rispetto agli arieti poiché il tempio era dedicato ad Amon-Ra e fungevano soprattutto da mediatori per la risoluzione di conflitti su aspetti della vita in cui erano coinvolti diverse divinità.

A rendere però davvero particolare questo ritrovamento, dichiarano gli archeologi, non è solamente l'aver trovato un gran numero di reperti animali, anche perché esistono in Egitto diversi siti in cui sono stati rinvenuti un numero persino maggiore di mummie. Ciò che ha sorpreso gli esperti è che in piena epoca tolemaica il culto di Amon-Ra e di Ramses II, vissuto millenni prima, risultasse ancora così vivido e sentito per la popolazione di Abydos, che era una delle due città sante dell'Antico Egitto assieme a Eliopoli.

Sameh Iskander, capo della missione, ha infatti sottolineato che la scoperta suggerisce che la memoria dell'antico faraone, morto nel 1213 a.C. all'età di 93 anni, fosse ancora bene presente nella popolazione locale e che la sua venerazione ad Abydos mille anni possa suggerire che gli egizi di quel periodo mal sopportassero la dominazione straniera dei tolemaici, una dinastia di origine greco-macedone. Tolomeo I, infatti, si era insediato in Egitto come faraone alla morte di Alessandro Magno ed era solo uno dei quattro grandi generali del conquistatore macedone che al crollo del suo impero diedero il via ai regni ellenistici.

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La missione archeologica, inoltre, non si è limitata a recuperare questi reperti dall'antico tempio voluto da Ramses II, ha infatti anche portato alla scoperta di una grande e misteriosa struttura nelle vicinanze del tempio che non era mai stata osservata prima. Questa presenta pareti spesse circa cinque metri e risale a un epoca ancora più remota, ovvero al 2181 a.C., nel cuore dell'Antico Regno.

«Questa struttura fornirà informazioni importanti, sfaccettate e spettacolari sulle attività dell'Antico Regno ad Abydos, aprendo nuove importanti prospettive che contribuiranno a ristabilire il senso dell'antico paesaggio della città prima della costruzione del tempio di Ramses II» ha dichiarato Iskander.

Durante le fasi di scavo di questa missione, gli archeologi hanno anche scoperto un gran numero di papiri e di strumenti. Il futuro della missione, quindi, procederà con la catalogazione e l'analisi di tutto ciò che è merso, in attesa di ritornare ad Abydos per le future stagioni di scavi.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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