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26 Aprile 2024
12:47

Oltre 140 globicefali si sono spiaggiati in Australia: molti sono morti

Oltre 140 globicefali si sono spiaggiati oggi sulla costa occidentale dell’Australia. Nonostante i tentativi di salvataggio da parte dei volontari e degli esperti del Dipartimento della Biodiversità australiano per molti di loro non c'è stato niente da fare.

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Oltre 140 globicefali si sono spiaggiati oggi sulla costa occidentale dell’Australia. Alcuni sono riusciti a tornare in mare, mentre molti altri, stimati in circa 28, sono morti sulla riva di Toby Inlet, a Geographe Bay, località nota nel paese agli appassionati di osservazione delle balene e altri cetacei.

«Sappiamo che ci sono quattro branchi contenenti un massimo di 160 globicefali in totale sparsi per circa 500 metri», ha spiegato in una nota il Department of Biodiversity, Conservation and Attractions australiano – Un team di personale esperto, tra cui ufficiali della fauna selvatica, scienziati marini e veterinari, è sul posto o è in viaggio».

Consapevoli della difficoltà delle operazioni di salvataggio di così tanti cetacei spiaggiati in contemporanea è stato lo stesso Dipartimento a chiarire che «questi eventi di solito comportano l'eutanasia degli animali spiaggiati come risultato più umano».

Sul posto sono arrivate centinaia di volontari ed esperti per salvare gli animali, ma nonostante gli sforzi molti globicefali sono morti o sono stati soppressi dopo un tentativo di salvataggio durato due giorni in uno spiaggiamento di massa. È difficile dire cosa sia successo sulla costa australiana, l'ipotesi degli studiosi è che i sistemi di localizzazione usati dai globicefali per orientarsi possano essere confusi dalle spiagge sabbiose in leggera pendenza. Ma le teorie non escludono anche la responsabilità dell'essere umano: il rumore sottomarino prodotto dalla nostra specie infatti potrebbe interferire proprio con l'ecolocalizzazione da loro usata.

Il globicefalo (Globicephala melas), detto anche delfino pilota, è un cetaceo della famiglia dei delfinidi, riconoscibile per la sua testa sferica. Si tratta di animali sociali che vivono in gruppi che raggiungono facilmente anche gli 80 esemplari, ma in alcuni casi i gruppi possono superare anche il centinaio, come quello spiaggiato in Australia, o addirittura diverse centinaia.

Quello di Toby Inlet non è un caso isolato: a ottobre in Nuova Zelanda ben 477 globicefali sono morti dopo essersi arenati sulla spiaggia, anche in questo caso senza che la scienza riuscisse a fornire una spiegazione definitiva.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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