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7 Gennaio 2022
16:18

Liguria, sequestrati oltre 100 uccellini selvatici chiusi in gabbia

I carabinieri del Cites di Genova hanno sequestrato 112 uccellini selvatici chiusi in piccole gabbie nel terreno di un bracconiere, denunciato. La maggior parte sono stati liberati.

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Credit Pixabay

Ancora un intervento dei Carabinieri forestali contro il bracconaggio, questa volta in Liguria dove sono stati sequestrati oltre 100 uccellini selvatici catturati in natura.

Il Nucleo Cites è intervenuto nella provincia di Genova trovando, nel terreno di un bracconiere, 112 esemplari di cardellino, lucherino, fringuello, verzellino, verdone e frosone. Gli uccelli erano tenuti in piccole gabbie anguste, tutti insieme, e i militari li hanno immediatamente sequestrati e affidati al Cras di Campomorone, dove hanno ricevuto ospitalità e cibo per alcuni giorni in attesa di essere liberati.

«Vederli rinchiusi, anche se per poco, è stata una sofferenza anche per noi – hanno spiegato dal Cras – Il momento del rilascio è stato altrettanto emozionante. Gli uccellini sono usciti dalle gabbie così velocemente che è stato impossibile fare loro delle foto. Avranno la loro possibilità in natura, e ci hanno salutato con incredibili evoluzioni nel cielo».

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Gli uccelli vivi vengono spesso catturati e tenuti in gabbia dai bracconieri per essere usati come richiami, o in alternativa vengono venduti sul mercato nero. Ci sono poi persone che, violando la legge, li catturano in natura e li chiudono in gabbia semplicemente per possederli. Nel caso degli uccelli sequestrati a Genova, la maggior parte è stata liberata, ma ne restano alcuni sul cui futuro dovrà decidere un giudice. Il bracconiere, intanto, è stato denunciato.

«Abbiamo dato ospitalità agli uccellini per il tempo necessario ad avere il via libera dalla magistratura a rimetterli in libertà, e la maggior parte erano uccelli auctoni, selvatici, la cui detenzione è proibita in ogni caso – spiega a Kodami Massimo Pigoni, presidente di Enpa Genova – Abbiamo presentato un’istanza per liberarli ed è arrivata l’autorizzazione. Ci sono però ancora alcuni esemplari di usignolo giapponese, una specie non autoctona ma ormai presente in buon numero in Liguria  anche in natura, che non possono essere liberati senza una sentenza del giudice».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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