Tra le fiamme e le piogge torrenziali, l’estate 2023 è nel pieno di una rivoluzione climatica. Il Sud dell’Italia brucia, mentre al Nord è emergenza temporali: Milano è stata colpita duramente ma il maltempo non abbandona nemmeno l’Emilia Romagna, ancora in emergenza.
Per questo l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, che già durante e dopo i tragici giorni della prima alluvione con i suoi volontari aveva recuperato un numero notevole di animali in difficoltà, portato cibo a privati e a strutture, soccorso e ospitato cani e gatti che avevano perso la loro casa, ora ha creato una vera e propria task force regionale permanente per affrontare le conseguenze, talvolta tragiche, che riguardano gli animali vittime del maltempo e le loro famiglie.
«In quei tragici giorni di maggio abbiamo recuperato cani, gatti, cavalli, conigli e altri animali in oltre 250 interventi – spiega Enrico Forlani, coordinatore regionale delle guardie zoofile Oipa – È stato un duro lavoro per le nostre sezioni provinciali che però sono state sostenute dalle sezioni Oipa di tutt’Italia che hanno raccolto e ci hanno inviato il necessario per gli animali alluvionati e alle loro famiglie».
Prendendo però atto che gli avvenimenti di oggi non saranno eventi passeggeri ma diventeranno presto la norma e in qualche modo dovremo trovare il modo di conviverci, l’associazione ha deciso di rendere stabile l’organizzazione degli aiuti grazie alla nascita del Coordinamento emergenze per l’Emilia Romagna che servirà per rendere ancora più organizzato, rapido e specializzato l’intervento dei volontari in scenari emergenziali.
«Ovviamente la task force non è una comunità chiusa – continua Forlani – ma accoglie con entusiasmo contributi di chi ha particolari professionalità, dai veterinari agli educatori, agli esperti di equidi e di animali esotici, ma anche di privati cittadini che si vogliano mettere a disposizione per dare un mano quando ce ne fosse necessità».
Non che gli Angeli Blu dell’Oipa non abbiano comunque continuato, in queste settimane successive all’evento che ha lasciato in ginocchio l’Emilia Romagna, a fornire il loro aiuto. I volontari non si sono mai fermati e ogni fine settimana “macinano” chilometri per rispondere alle tante richieste di chi, a denti stretti, sta tentando di ripartire con una vita dignitosa dopo aver perso tutto.
C’è chi, come la famiglia della dolcissima Dara, una simpatica meticcia, è scappata appena in tempo prima della grande ondata e ora vive in un camper. E c’è anche Macchia, meravigliosa cagnolina di 12 anni con una macchia a forma di cuore sulla schiena, che invece, si è dovuta adattare da un giorno all’altro alla vita cittadina, lasciando insieme alla sua famiglia l’abitazione in campagna completamente allagata.
Ci sono poi famiglie che si trovano ancora in zone a rischio, come quella che abita a pochi passi dall’esondazione del fiume Sillaro, nel comune di Spazzate Sassatelli, soccorsa con elicottero e gommoni e che ora vive tra le ruspe insieme ai propri animali, salvati per un pelo con l’acqua alla gola.
I volontari stanno aiutando anche le colonie feline sparse sul territorio così come parecchi gatti domestici rimasti senza casa, tra cui diverse gatte incinta e cuccioli abbandonati. L’OIPA Bologna, poi, si sta occupando anche 33 cani che vivono in una casa situata tra due frane nel comune di Pianoro, una posizione pericolosissima perché alla prima pioggia non si sa cosa possa succedere. Alcuni di loro per fortuna hanno trovato una sistemazione e ora ne sono rimasti circa 22, a cui gli Angeli blu stanno portando cibo, ma per i quali è urgentissimo trovare un luogo sicuro il prima possibile.