In molte specie animali è ormai noto il fatto che esiste una grande variabilità nell’espressione dei comportamenti e dei temperamenti fra gli individui.
In altri termini, ogni individuo può risultare molto diverso dagli altri mostrando veri e proprie differenze legate al possesso di personalità distinte, un fenomeno che dimostra sia come molte specie animali posseggano quei prerequisiti biologici e cognitivi che permettono l’emergenza di questa variabilità comportamentale, sia come può essere plastico il repertorio etologico di una specie e di come questo si possa declinare in base al tipo di esperienze di vita che un singolo animale sperimenta durante l’arco della sua vita.
In un nuovo studio pubblicato sulla rivista della Royal Society, un gruppo di ricercatori, studiando il comportamento di circa 258 esemplari di tigre siberiana localizzati in due santuari naturali in Cina, ha cercato di capire sia se queste tigri esprimessero una variabilità comportamentale specifica fra gli individui (e quindi se mostravano diverse personalità a livello inter-individuale), sia se a queste diverse personalità fossero associate a delle variazioni di alcune caratteristiche ecologiche importanti per la loro vita, come ad esempio la loro salute generale, il tasso di alimentazione, il loro status sociale e la frequenza con cui riuscivano a trovare un partner con cui accoppiarsi.
Lo scopo duplice di questo studio, capire da una parte se esistessero diversi tipi di personalità in questa specie (dimostrandone dunque la sua complessità e plasticità etologica) e dall’altra capire se a questa variabilità fossero associate differenze in caratteristiche della loro vita potenzialmente importanti per la loro sopravvivenza e riproduzione, rende lo studio delle caratteristiche della personalità individuale animale importante anche per l’elaborazione di strategie efficaci per una loro efficace conservazione in natura.
Per far ciò, i ricercatori hanno creato dei questionari di personalità comprendenti 70 parole/aggettivi che potevano descriverne la natura dei loro comportamenti durante l’arco della giornata, ad esempio termini come “lungimirante, coraggioso, competitivo, fiducioso, feroce, tollerante, amichevole, affettuoso”. I questionari sono poi stati somministrati a circa 53 osservatori (costituiti dai custodi e dai veterinari stessi delle tigri) incaricati di compilarli dopo aver osservato per un periodo di circa una settimana il comportamento delle tigri.
Circa il 38% della variabilità dei risultati estrapolati dal questionario convergeva con la descrizione di due gruppi di queste caratteristiche comportamentali che descrivevano il temperamento individuale delle tigri, suggerendo dunque come esistessero variazioni di personalità individuale delle tigri che potevano esprimersi entro uno spettro di questi due raggruppamenti. Per comodità, gli autori dello studio hanno raggruppato questi ultimi in due termini ombrello, “Maestosità” e “Stabilità”.
I diversi gradi di personalità a causa delle quali le tigri si mostravano “maestose” o “stabili”, evidenziavano inoltre una chiara associazione con alcuni fattori ecologici rilevanti. Infatti le tigri più “maestose” e che presentavano caratteristiche accentuate dello spettro di questo cluster di personalità erano quelle che mostravano uno stato di salute generalmente migliore, uno status sociale elevato (misurato ad esempio con il tipo e la grandezza di territorio controllato da un individuo), cacciavano e si nutrivano più frequentemente ed infine trovavano più frequentemente partner con cui accoppiarsi.
Questa correlazione fra il tipo di personalità e le varie caratteristiche ecologiche in gioco suggerisce come le differenze nel temperamento e nella personalità di queste tigri possano effettivamente giocare un ruolo nel plasmare le caratteristiche ecologiche della loro vita quotidiana con conseguenze potenzialmente importanti per la loro sopravvivenza e riproduzione.
I risultati mostrano dunque una duplice realtà delle caratteristiche etologiche delle tigri siberiane: da un lato la presenza di cluster di caratteristiche comportamentali e di temperamento individuali che definiscono variazioni della personalità individuale di questi animali, dall’altro l’associazione di queste differenze di personalità a caratteristiche d’importante rilevanza ecologica.
Tutto ciò mostra come dallo studio del comportamento di una specie si possono estrapolare informazioni molto importanti da applicare anche in contesti naturali per salvaguardare la loro esistenza sia a livello individuale che a livello di popolazione/specie e che dimostrano dunque come l’etologia applicata possa avere risvolti pratici importanti nella salvaguardia degli animali selvatici.