Oggi, 23 settembre, potreste probabilmente imbattervi in alcune iniziative ed eventi legati alla giornata mondiale del cane adottato, sebbene in realtà non esista alcun riscontro ufficiale né tra le istituzioni né tra le associazioni legate al mondo e alla tutela degli animali. Da qualche anno, tuttavia, alcuni comuni organizzano eventi o giornate di sensibilizzazione sul tema delle adozioni, tema più che mai attuale che è quindi molto importante tenere vivo sempre.
Purtroppo, infatti, basta guardare anche solo i numeri recenti legati all'abbandono degli animali per capire quanto, purtroppo, sia necessario continuare a a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni promuovendo campagne di adozione per i tanti animali che ancora affollano canili e rifugi. Strutture piene, intere cucciolate abbandonate sotto il sole a morire, cani legati un palo o ad un albero e lasciati a morire, sono notizie ancora all'ordine del giorno.
Uno scenario molto preoccupante che emerge anche solo guardando gli ultimi resoconti delle attività quotidiane svolte dai volontari dell'Ente Nazionale Protezione Animali, che soltanto nello scorso mese di luglio 2023 hanno recuperato ben 2.354 cani. Allargano ancora di più il quadro, invece, secondo le cifre diffuse dalla LAV, la Lega Antivisezione, ogni anno in Italia vengono abbandonati in media circa 80mila gatti e 50mila cani.
Numeri da capogiro, che impongono quindi di continuare a sottolineare l'importanza delle adozioni consapevoli. Adottare un cane non è infatti solo un atto d'amore che può ridare la speranza e una nuova vita a un animale abbandonato, ma è anche è un gesto molto più profondo di un acquisto, soprattutto dal punto di vista etico. Qualsiasi cane, a prescindere dal fatto che venga acquistato o meno, merita di vivere una vita vera, rispettosa dei suoi bisogni e soprattutto che sia per sempre, tuttavia, se abbiamo la possibilità di scegliere, è soprattutto alle adozioni che dovremmo rivolgere le nostre attenzioni.
Adottare è di per sé un atto enorme di amore e rispetto, perché innanzitutto può ridare una seconda occasione a un animale che spesso si trova in canile dopo un abbandono. Entrare nei canili o nei rifugi gestiti da volontari, ci permette poi di vedere in prima persona quanto può essere dilagante la piaga degli abbandoni, avvicinandoci ancora di più a una vera e propria adozione consapevole, guidata e facilitata inoltre dagli stessi volontari che organizzano veri e propri percorsi di conoscenza reciproca.
I rifugi e i canili, inoltre, offrono un ventaglio di opzioni estremamente più ampio, che possono quindi adattarsi più facilmente alle nostre possibilità e al nostro stile di vita. A differenza di quanto accade in negozi e allevamenti, si possono infatti adottare anche cani adulti o addirittura anziani, che possiedono quindi una personalità già perfettamente formata che permette di evitare di dover affrontare quel delicato, impegnativo e rischioso periodo giovanile e adolescenziale che per alcune persone può essere molto difficoltoso affrontare.
Il carattere in formazione di un cucciolo e le sue specifiche esigenze, possono infatti rappresentare un'incognita per chi per esempio non ha esperienza o per specifiche categorie di persone, come quelle con disabilità, scarsa mobilità o anziane. Altro aspetto assolutamente da non sottovalutare, è invece quello legato al commercio e alla selezione di razze guidate esclusivamente all'estetica, un mercato sempre fiorente che purtroppo alimenta anche sofferenza, a causa delle numerose tare genetiche di alcune specifiche razze.
Pensiamo per esempio anche solo al Bouledogue Francese, una delle razze più allevate e acquistate degli ultimi anni. In un video interamente dedicato interamente a questa razza brachicefala, l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio, spiega proprio in che modo la fortissima selezione da parte dell'uomo abbia dato vita a individui che nascono letteralmente già malati e che sono quindi destinati a una vita di sofferenza. Anche questo, quindi, è un ottimo motivo per preferire adottare un cane invece che acquistarlo.
Non bisogna mia dimenticare, inoltre, che ogni cane adottato è un essere senziente in meno sottratto alla strada, all'angusto box di un canile o agli spazi e alle energie limitate dei tantissimi volontari, operatori ed educatori cinofili che ogni giorno lavorano faticosamente e tra infinite difficoltà per restituire una dignità ai tanti individui che costantemente affollano i rifugi di tutta Italia.
Preferire un cane adottato a uno acquistato, è perciò una scelta e responsabilità che abbiamo l'obbligo morale di continuare a promuovere e a incentivare ogni giorno, a prescindere dalle giornate a tema riconosciute o istituzionalizzate. Ogni anno decine di migliaia di cani muoiono, vengono maltrattati o finiscono per essere abbandonati senza alcuna colpa, se non quella di essersi fidati delle persone sbagliate.
Ovviamente, è sempre bene ricordare che il cane perfetto non esiste. In ogni caso, quindi, quando un altro essere vivente entra nella nostra vita dobbiamo essere pronti a stravolgerla e a fare dei compromessi con quelle che erano le nostre aspettative. Solo sapendo questo possiamo attuare davvero una scelta consapevole, che è alla base di un legame sano e duraturo nel tempo con qualsiasi essere vivente. Se non siamo davvero convinti di poter affrontare tutto questo, allora forse non siamo pronti per una relazione del genere ed è sicuramente meglio non farlo.