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16 Luglio 2022
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Oggi si celebra la giornata mondiale dei serpenti: creature meravigliose da osservare solo in natura

Oggi 16 luglio si festeggia il Word Snake Day, la giornata mondiale dedicata ai serpenti spesso protagonisti di un immaginario collettivo che li vuole viscidi e spaventosi quando sono, in realtà, animali dal fascino misterioso sui quali abbiamo ancora molto da imparare.

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Oggi 16 luglio si festeggia il Word Snake Day, la giornata mondiale dedicata ai serpenti, un'opportunità per sensibilizzare il mondo sull'importanza ecologica di queste specie e per guardarli con occhi diversi: non come spaventosi animali da compagnia da sfoggiare come oggetti per impressionare i propri amici, ma specie meravigliose che rivestono un preciso ruolo ecologico.

In qualsiasi rappresentazione artistica e letteraria, dalla BibbiaIl libro della giungla dello scrittore inglese Rudyard Kipling, il serpente è sempre stato demonizzato come simbolo del male e rappresentazione di viscida malizia. Inutile ricordare come l'immaginario collettivo si discosti di gran lunga da quello che in realtà questi animali rappresentano ecologicamente.

I serpenti, infatti, sono predatori in cima alla catena alimentare e sono fondamentali per mantenere in equilibrio il numero di prede. Equilibri del genere sono facilmente turbabili nel momento in cui gli animali vengono prelevati in natura per i più disparati scopi ma, principalmente, per diletto di vederli chiusi in una teca di vetro.

Per questo motivo è sempre importante ribadire un concetto: i serpenti sono animali selvatici mai domesticati dall'uomo. Di questi animali, detti anche ofidi, esistono nel mondo quasi 4000 specie, tutte appartenenti all'infraordine dei serpentes. Insieme alle lucertole formano l'ordine degli squamata, il gruppo di rettili più numeroso e di maggior successo del pianeta, con oltre 11mila specie conosciute.

Tutti i serpenti hanno perso le zampe nel corso dell'evoluzione, e hanno sviluppato così tantissime caratteristiche uniche che hanno contribuito a renderli uno dei gruppi animali più diffusi e singolari. Una curiosità che probabilmente non tutti sanno riguardo alle zampe, però, è che esistono numerosi gruppi di serpenti primitivi, come i pitoni e i boa, che possiedono ancora zampe vestigiali, usate esclusivamente nell'accoppiamento per trattenere la femmina. Questi sono dei veri e propri "speroni" che è possibile vedere ai lati dell'animale, talmente piccoli da essere ormi inutile per il movimento.

Ad eccezione dell'Antartide e poche isole, i serpenti hanno conquistato praticamente ogni continente e ambiente, persino il mare. I serpenti marini, una settantina di specie appartenenti alla sottofamiglia hydrophiinae, sono diffusi negli oceani Indiano e Pacifico, e passano quasi tutta la loro vita in mare aperto. Sono anche tra le specie più velenose del mondo, senza dubbio una delle caratteristiche che contribuisce ad alimentare la paura per i serpenti.

Nonostante questi rettili siano ovunque, però, sono animali estremamente minacciati. Uno studio pubblicato su Nature dimostra come un rettile su cinque è a rischio estinzione e delle oltre 10.000 specie ce ne sono 1.829 che sono vulnerabili, a rischio o a rischio critico, cioè le tre categorie, di gravità crescente, usate dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) per stabilire lo stato di conservazione di una specie.

Di tutti rettili in pericolo un numero consistente appartiene ai serpenti, il 19%, e le principali cause sono sicuramente attribuibili all'attività umana. Nella ricerca si specifica anche come 257 specie nel mondo sono minacciate da mammiferi invasivi, ovvero animali, spesso importati dall'uomo, che cacciano e si nutrono di questi animali o che competono con loro per le risorse alimentari. In fine c'è il riscaldamento globale: in molte specie di rettili, inclusi i serpenti, il sesso biologico è determinato dalla temperatura, e se quest'ultima aumenta rischia di far saltare le proporzioni tra maschi e femmine nelle popolazioni.

Per questi motivi è fondamentale preservare e conservare questi animali e iniziare attivamente a ricostruire il nostro immaginario collettivo: non più spaventosi e viscidi consiglieri, come Sir Biss il sottoposto del Principe Giovanni del film Disney Robin Hood o Jafar, il manipolatore e ossessionato dal potere antagonista di Aladdin nell'omonimo film del 1992 che, verso la fine della storia, si trasforma in un gigantesco cobra incappucciato, ma preziosi animali dal fascino misterioso sui quali abbiamo ancora molto da imparare.

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