Oggi, 14 luglio, si celebra lo Shark Awareness Day, la giornata di sensibilizzazione dedicata ad alcuni dei più affascinanti e minacciati predatori dei nostri oceani: gli squali. Le motivazioni dietro questa importante giornata sono infatti più che mai urgenti. Gli squali che nuotano nei nostri mari da almeno 420 milioni di anni rischiano infatti di sparire per sempre e la colpa è ovviamente dell'uomo.
Ben il 37% delle specie di quali e razze rischiano seriamente l'estinzione secondo la Lista Rossa delle specie minacciate redatta dalla IUCN. Secondo invece uno studio recente, in appena mezzo secolo le popolazioni mondiali di questi pesci si sono addirittura ridotte del 71% per colpa della pesca eccessiva, della distruzione degli habitat e dell'inquinamento dei mari. Sensibilizzare e far crescere la consapevolezza sull'importanza di questi affascinanti pesci ed educare al rispetto nei confronti di questi fondamentali regolatori degli oceani è diventata quindi una vera e propria priorità.
Dal grande squalo bianco (animali inaspettatamente più sociali di quanto creduto) a quello tigre, dal mako all'enorme squalo balena, in tutto il Pianeta vivono circa 500 specie di squali propriamente detti, ma se ci allarghiamo a tutto il gruppo degli elasmobranchi (che comprende razze, torpedini e pesci sega), arriviamo a oltre 1100. La maggior parte di questi pesci cartilaginei sono predatori e rivestono un ruolo chiave all'interno degli ecosistemi.
In quanto predatori spesso all'apice della piramide trofica, gli squali aiutano a regolare il numero delle prede, causando a cascata effetti positivi su interi ecosistemi, che restano così più sani, produttivi e in equilibrio. Solo una specie invece è (quasi) erbivoro, lo squalo martello dal berretto (Sphyrna tiburo). La sua dieta può infatti essere composta per oltre il 60% da alghe e piante marine.
Tra questi antichi pesci cartilaginei è presente anche la specie di pesce più grossa al mondo: lo squalo balena (Rhincodon typus). Pacifico e innocuo filtratore può addirittura superare i 18 metri di lunghezza ma di recente, alla lunga lista dei record detenuti dagli squali, si è aggiunto anche quello del vertebrato più longevo tra tutti: si stima infatti che l'aspettativa di vita dello squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus) possa superare i 272 anni, arrivando addirittura a sfiorare i 400. Un vero Matusalemme!
Gli squali stanno però sparendo da tutti gli oceani, in maniera anche piuttosto rapida. A partire dal 1970 lo sfruttamento legato alla pesca è aumentato addirittura di 18 volte e se fino al 1980 solo un terzo delle specie sembrava rischiare l'estinzione, oggi potrebbero essere fino a tre quarti gli squali e le razze minacciate, un dato drammatico. Ancora oggi, purtroppo, in molte culture orientali diverse parti di squali e razze vengono considerati ingredienti per pietanze di lusso o afrodisiache, oppure utilizzati per realizzare medicinali tradizionali dalle mai dimostrate proprietà curative.
Le parti più richieste sono soprattutto le pinne, che vengono rimosse dagli animali appena pescati mentre sono ancora vivi e che finiscono per essere ributtati agonizzanti in mare. Questa pratica crudele, chiamata spinnamento o shark finning, è una delle minacce principali insieme alle catture involontarie nelle reti, il bycatch, e la perdita di habitat. Purtroppo noi europei siamo tra i primi responsabili dietro questi tipo di commercio che sta portando gli squali sull'orlo dell'estinzione.
Come se non bastasse, carne di squali in via di estinzione è stata trovata persino nel cibo per gli animali domestici. Una piccola speranza arriva però dalla sempre più crescente sensibilità e dalle leggi che regolamentano la pesca. Lo squalo bianco, per esempio, grazie alle regole più stringenti introdotti negli Stati Uniti, è ripresa e questo dimostra che se si interviene in maniera concreta e mirata sulla pesca, le specie possono riprendersi rapidamente.
Occorre però fare di più, ecco perché lo Shark Awareness Day è una giornata non solo importante ma necessaria. Tutti noi possiamo contribuire alla conservazione di questi preziosi predatori marini, per esempio rinunciando ad acquistare e consumare cibo e prodotti a base di squalo come zuppe, cosmetici ma anche borse e accessori. Spingiamo politica e istituzioni affinché riducano la pesca eccessiva e acquistiamo solo pesce pescato con metodi sostenibili certificati.
Infine, sosteniamo con forza le tante associazioni, enti e campagne che lavorano per tutelare questi affascinanti e minacciati pesci come Shark Savers, Shark Alliance o Stop Finning Eu. Ogni anno la pesca eccessiva, lo spinnamento e le catture accidentali sono responsabili dell'uccisione di oltre 100 milioni di squali. Se vogliamo che questi preziosi e antichi predatori continuino a nuotare nei nostri mari, mantenendo sani e vitali gli ecosistemi, tutti dobbiamo fare la nostra parte.