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17 Aprile 2023
10:23

Oggi è il Bat Appreciation Day: il 40% di tutte le specie di pipistrello sono minacciate

Oggi si celebra il Bat Appreciation Day, la giornata internazionale dedicata alle più di 1300 specie di pipistrelli di cui circa il 40% sono minacciate.

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Oggi 17 aprile si celebra il Bat Appreciation Day, la giornata dedicata alle più di 1300 specie di pipistrelli. In italiano è traducibile con "La Giornata internazionale dell'apprezzamento dei pipistrelli" ed è stata istituita nel 2017 dall'organizzazione statunitense Bat Conservation International per puntare i riflettori su un animale che, specialmente negli ultimi anni, è troppo spesso vittima di pregiudizi e superstizione.

Oltre ad essere ovviamente un'ottima scusa per "abbuffarsi" dei film di Batman o di horror "vampireschi", questa giornata è anche un'opportunità per approfondire e imparare gli importanti ruoli che i pipistrelli svolgono negli ecosistemi mondiali, come per l'impollinazione, la dispersione di semi ed il consumo di insetti. Nonostante la loro importanza ecologica però sono anche animali estremamente vulnerabili agli sconvolgimenti ambientali causati dall'uomo.

I pipistrelli, gli unici mammiferi volanti

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Schema semplificato che mostra il funzionamento dell’ecolocalizzazione 

Un quinto di tutte le specie di mammiferi del pianeta appartiene all'ordine dei chirotteri, mammiferi diffusi in ogni continente (esclusa l'Antartide), speciali sotto tanti punti di vista. Anatomia, fisiologia e comportamento di questi animali si sono evoluti in funzione della loro caratteristica più evidente: i pipistrelli sono gli unici mammiferi esistenti in grado di volare.

Volare non è assolutamente un gioco da ragazzi: bisogna essere leggeri, avere una muscolatura adatta ed, ovviamente, delle ali capaci di generare una portanza adeguata. L'ala dei pipistrelli è formata da espansioni cutanee sorrette da lunghe ossa delle dita delle zampe anteriori.

Contrariamente a quanto si crede a causa delle loro abitudini crepuscolari, i pipistrelli non sono ciechi (le loro capacità visive variano molto da specie a specie) ma preferiscono affidarsi ad altri sensi per esplorare il territorio, come l'ecolocalizzazione: un sonar naturale che gli permette di "vedere" tramite le onde sonore che emettono e rimbalzano sugli elementi del paesaggio circostante. Essendo la velocità del suono nell'aria una grandezza fissa, l'animale comprenderà la distanza di superfici e prede in base al tempo di ritorno delle onde. Questa capacità è stata evoluta indipendentemente anche da delfini ed altri cetacei.

Alcuni pipistrelli appartenenti al tradizionale gruppo dei microchirotteri possono affidarsi anche ad un altro incredibile senso: la magnetorecezione. Questi animali utilizzano una "bussola" interna basata sul campo magnetico terreste, anche se il meccanismo utilizzato è ancora sconosciuto.

Alcuni miti da sfatare sui pipistrelli

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Una colonia di pipistrelli dalla coda libera messicani fotografata nel Texas meridionale

La cultura popolare ha ricamato una serie di miti e credenze riguardo questi animali, che in alcuni casi condizionano ancora l'opinione di molte persone alimentando una paura infondata nei loro confronti. I pipistrelli ad esempio non si attaccano ai capelli, e non sono animali solitari e schivi. Anzi, molte specie mostrano una spiccata socialità: stringono amicizie durature, mangiano insieme e addirittura sincronizzano le loro attività cerebrali.

Storia e conservazione dei pipistrelli

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Onychonycteris finneyi

La prima specie di chirottero di cui abbiamo conoscenza nel record fossile si chiama Onychonycteris finneyi  e risale all'Eocene, 52,5 milioni di anni fa. Secondo i paleontologi era capace di volo battuto ma non possedeva ancora la capacità dell'ecolocalizzazione.

Oggi, i pipistrelli sono minacciati senza precedenti dalla diffusa distruzione dell'habitat, dal rapido cambiamento climatico, dalle specie invasive e da altri stress come il disturbo delle colonie in grotta o l'inquinamento luminoso. A livello globale, il 40% di tutte le specie è attualmente elencato come minacciata o prossima alla minaccia dalla IUCN mentre per molte popolazioni le conoscenze a riguardo rimangono insufficienti per valutarne lo stato di salute. Senza un'azione internazionale concertata, le loro popolazioni continueranno a diminuire, portando molte specie all'estinzione.

Con ben 35 specie segnalate, l'Italia è uno dei paesi europei con il maggior numero di specie di chirotteri. Di queste, il 70% (22 specie) sono minacciate di estinzione, tra cui il rarissimo orecchione sardo (Plecotus sardus). Scoperto solo nel 2002, questo pipistrello endemico della Sardegna è uno dei vertebrati più rari e minacciati della fauna italiana.

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Orecchione sardo
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