Oggi, 22 dicembre, il più amato divulgatore scientifico italiano e giornalista, Piero Angela, avrebbe compiuto 94 anni. Scomparso l'estate scorsa, il suo ricordo, nonché l'imponente eredità che ha lasciato non solo nel mondo della comunicazione della scienza sono ancora estremamente vividi nella mente e nel cuore di tutti e continueranno certamente a influenzare la divulgazione e l'informazione sulle tematiche scientifiche in Italia ancora a lungo.
Piero Angela era nato a Torino nel 1928 e da giovanissimo aveva iniziato a lavorare prima come volto del TG Rai e poi come corrispondente da Parigi, dove è nato il figlio Alberto, anche lui divulgatore e volto noto della televisione. Piero Angela si è imposto poi all'attenzione del grande pubblico soprattutto come conduttore di programmi di divulgazione scientifica, in particolare con SuperQuark, il programma più noto e amato e su cui ha continuato a lavorare fino agli ultimi giorni della sua vita.
A ricordarlo nel giorno dell'anniversario della sua nascita è stato, ovviamente, anche il figlio Alberto su Facebook ha mostrato uno degli ultimi murales dedicati al papà. «Qualche giorno fa, un amico mi ha inviato un breve video di un treno merci in una stazione con un vagone particolare. C'era il volto di mio padre con una frase che mi ha molto colpito: ‘Piero Angela, ultimo ribelle' – si legge nel post – Mi piace pensare che chi lo ha scritto abbia visto nelle parole, nei programmi e nei libri di Piero la rarità di un pensiero semplice, cristallino e equilibrato, che risulta addirittura ‘ribelle' in un'epoca dominata dall'aggressività delle parole sui social, spesso guidata da personalismi e dalla scarsa preparazione».
E in effetti, Piero Angela, un "ribelle" della comunicazione lo è stato davvero. È stato lui, per esempio, il primo a portare in Italia i documentari naturalistici della BBC, mostrando al pubblico generalista le meraviglie del mondo naturale e tutti gli animali che lo popolano. Lo ha fatto senza facili approssimazioni o sensazionalismi e senza frapporre alcuna distanza culturale fra sé e i suoi spettatori, puntando tutto sul suo approccio curioso e affamato di scienza e della vita che ha sempre contraddistinto tutti i suoi progetti.
Col suo lavoro ha cambiato per sempre il modo di raccontare la scienza e la natura in Italia e lo ha fatto con rigore, razionalità e soprattutto semplicità. Indimenticabile, la lunghissima collaborazione con l'amico Dànilo Mainardi, etologo, autore e divulgatore scientifico che attraverso i suoi disegni è stato tra i primi a portare l'etologia e il comportamento animale nelle case degli italiani. E proprio in onore della sua gigantesca carriera legata anche al mondo animale, nel 2008 Piero Angela è stato omaggiato anche dalla comunità scientifica che gli ha dedicato una rarissima specie di mollusco diffusa nel Mar Cinese meridionale: Babylonia pieroangelai.
Quella di Piero Angela è stata e sarà ancora per molto una personalità monumentale nel panorama culturale e scientifico italiano, capace di veicolare con efficacia al grande pubblico sia argomenti complessi che le curiosità più disparate. I suoi programmi e i suoi libri (Come per esempio Il pianeta dei dinosauri o Viaggio nel mondo degli animali), hanno accompagnato e influenzato per decenni le generazioni più disperate, anche giovanissime, resistendo ogni volta ai cambiamenti e alle rivoluzioni di media, TV e Internet.
Dalla grande migrazione degli gnu in Africa al miscroscopico universo degli insetti, passando per le vite segrete e i comportamenti più affascinanti di tutto il regno animale, grazie a Piero Angela, grandi e bambini sono cresciuti diventando amanti e curiosi della scienza e della biodiversità che popola il nostro piccolo pianeta azzurro. Qualcuno di quei bambini ha persino trasformato quell'amore e quella curiosità in un lavoro, che continuerà ancora a lungo nel segno e sulla strada tracciata dal grande Piero Angela.