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2 Agosto 2023
11:15

Oggi è l’Earth Overshoot Day: da questo momento siamo in debito col Pianeta per il resto dell’anno

Oggi abbiamo raggiunto l’Overshoot Day, la data in cui si entra in deficit ecologico in base al nostro stile di vita con quello che il Pianeta può produrre e offrire per l’intero anno.

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Oggi, 2 agosto, il mondo ha raggiunto l'Overshoot Day, il giorno in cui, secondo i calcoli del Global Footprint Network, si entra in debito con le risorse naturali disponibili per l'intero anno solare. Significa perciò che la domanda dell'umanità di risorse, materie prime e servizi ecosistemici, supera quello che la Terra è in grado di produrre nel corso dell'anno solare in base al nostro stile di vita.

In altre parole, il modo in cui viviamo e le nostre abitudini non sono neanche lontanamente sostenibili e servirebbero quasi 2 interi pianeti come la Terra, 1,7 per la precisione. Per quanto riguarda esclusivamente l'Italia, invece, abbiamo raggiunto il nostro personalissimo Overshoot Day già il 15 maggio scorso.

Questo calcolo serve a comprendere meglio il nostro impatto sulle risorse naturali disponibili e viene effettuato sulla base di due concetti principali: la biocapacità e l'impronta ecologica, strumenti matematici che hanno un valore molto concreto: mirano a portare i nostri limiti ecologici al centro dell'attenzione.

Con impronta ecologica si indica quanti ettari di bosco, terreni da pascolo, terreni coltivabili e mari sono necessari per rinnovare le risorse utilizzate e assorbire i rifiuti generati e consente, quindi, di confrontare gli effetti del nostro consumo con le risorse disponibili sulla Terra.

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Questo concetto insieme alla biocapacità permette di calcolare approssimativamente il nostro impatto sul Pianeta. La biocapacità, infatti, è la quantità di risorse naturali che la Terra è in grado di rendere disponibili in un anno intero e quando la domanda supera l'offerta, chiaramente, si entra in deficit e bisogna intensificare il sovrasfruttamento del Pianeta, di conseguenza inquinando e impattando di più

Gli effetti del sovrasfruttamento, poi, sono ormai estremamente evidenti: la perdita di biodiversità alla quale assistiamo oggi è influenzata da numerosi fattori, molti dei quali fanno capo proprio all'eccessivo utilizzo delle risorse naturali mondiali. Basti pensare all'eccessivo consumo dei combustibili fossili che sta causando una delle crisi ambientali più importanti a livello mondiale: quella climatica.

Nonostante la situazione non sia delle più rosee c'è ancora molto che si può fare prima di arrendersi definitivamente. Lo stesso Global Footprint Network offre numerose piccole e grandi azioni che ognuno di noi può fare per impattare di meno sugli ecosistemi che ci circondano.

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cambiamenti possono essere più drastici, come lo smettere di utilizzare plastica monouso, oppure passando per la partecipazione diretta o indiretta a piantumazioni di alberi, fino al sostegno della biodiversità nel giardino o area verde vicino alla propria abitazione tramite piccoli accorgimenti come evitare di piantare fiori di una sola specie e lasciare incolti in campi per il periodo giusto che serve agli impollinatori per sopravvivere.

Siamo noi i primi a dover agire in quanto l’essere umano è l’unica specie in grado di consumare massicciamente le risorse dell’intero pianeta sottraendole a tutti gli altri organismi, e come un effetto domino inarrestabile tutto ricade inevitabilmente sulle nostre spalle e su quelle delle altre specie. Dobbiamo comprendere che ogni nostra azione, anche la più piccola, ha un effetto e dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere, anche di poco, ma dobbiamo farlo in fretta.

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